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SEO cos’è? Guida SEO per piccoli business

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tastiera di un computer con scritto seo

Cosa è la SEO e a cosa serve? La SEO non è altro che una serie di attività volte all'ottimizzazione per i motori di ricerca al fine di migliorare la visibilità dei siti web nei risultati organici. L’acronimo significa proprio Search Engine Optimization. In questa guida SEO per piccoli business vedremo i concetti base che serviranno fin da subito a migliorare la visibilità del tuo sito web nelle ricerche online.

Parleremo principalmente di Google visto che il colosso di Mountain View ha una posizione dominante nel settore dei motori di ricerca.

Vi lascio qualche dato sulle ricerche globali:

  • Google: 94,81%;
  • Bing: 3,52%;
  • Bing: 3,52%;
  • Yahoo: 1,17%;
  • Altri: 0,50%.

Tabella dei contenuti

immagine con testo in evidenza

Ascolta l’episodio del mio podcast collegato a questo blog post.

Puoi ascoltare l’episodio anche su SpotifyApple PodcastGoogle Podcast e Amazon Music.

Oppure guarda il video su YouTube.

COSA SIGNIFICA ESSERE VISIBILI SU GOOGLE

Iniziamo subito con un dato, che vi farà capire l’importanza di lavorare bene sulla SEO e quindi riuscire a posizionarsi nella prima pagina di Google: secondo un report redatto da sixtrix.com, il 99,1% degli utenti non va oltre la prima pagina.

Entrando poi nello specifico della prima pagina, quasi il 60% di tutti i clic organici si verificano nella PRIMA posizione. La seconda, infatti, riceve solamente il 15% dei clic.

Essere visibili su Google vuol dire farci trovare per delle parole chiave che riguardano i servizi e prodotti che vendiamo. Attraverso il mio blog ad esempio, vendo itinerari su misura per famiglie su Londra. Mi troverete in prima posizione in prima pagina su Google per la keyword ‘Londra con bambini’ che è quella per cui voglio essere trovata.

E vi assicuro che pur senza spendere un centesimo in ads, essendo in prima posizione gli utenti si fidano di me, e acquistano i miei itinerari.

Ecco perchè la SEO è un ottimo investimento: vi garantisce traffico in entrata gratuitamente.

Farsi trovare non significa che qualcuno cerca in Google il nome del vostro brand/business.

Se risultate nei primi risultati vuol dire semplicemente che Google ha associato il nome del tuo brand a un sito, tutto qui.

Questo non vuol dire ottimizzare un sito per la SEO.

COME FUNZIONA GOOGLE

Nessuno conosce il funzionamento dell’algoritmo di Google (se non Google stessa). La SEO non è una scienza esatta, ma si basa su procedimenti empirici, di prove e test, analizzate da blogger e specialisti SEO di tutto il mondo per cercare di dare una guida alle best practices, per ottimizzare un contenuto e un sito e essere visibili tramite le ricerche di Google.

Come si accorge Google di noi e del nostro sito?

Ci sono degli spider, dei piccoli bot che sondano tutta la rete alla ricerca di contenuti. Questo è il crawling e cioè l’attività di scansione di tutte le pagine di un sito.

Questa fase riguarda l’indicizzazione di un sito: una volta che il sito è indicizzato vuol dire che Google lo ha inserito e archiviato nelle sue liste. Come questo contenuto venga archiviato si basa su moltissimi fattori, che vedremo più avanti.

E’ possibile quindi aspettare che Google indicizzi il vostro sito, ma non si sa con esattezza quanto tempo ci voglia, oppure, potete sottoporre una sitemap a Google per velocizzare il tutto.

In quale ordine poi questo contenuto venga mostrato riguarda invece il posizionamento.

COS’È IL POSIZIONAMENTO SEO?

Il posizionamento SEO – altrimenti detto ranking – è il risultato di una serie di fattori un valore che indica la posizione media delle pagine di un sito sui motori di ricerca per specifiche parole chiave. Tanto più questo valore è piccolo, tanto più il posizionamento SEO è elevato.

L’obiettivo di chi fa SEO, infatti, è quello di ottenere la prima posizione nella SERP (Search Engine Result Page è la pagina dei risultati sul motore di ricerca) per una vasta gamma di parole chiave.

Per controllare il livello di indicizzazione del vostro sito e le parole chiave per cui gli utenti arrivano sul vostro sito potete utilizzare Google Search Console, che è un tool gratuito

COME SI OTTIMIZZA UN SITO IN OTTICA SEO

Per quel che mi riguarda, io lavoro sempre dividendo il lavoro in due fasi:

  • ricerca, analisi e pianificazione: ricerca delle keyword con un buon traffico e poco competitive, per cui un brand anche piccolo possa riuscire a posizionarsi. E poi ancora, creazione di un piano editoriale e un’analisi della struttura del sito, che andrà ottimizzata. Questa parte, fondamentale, riguarda la SEO audit del tuo sito, che serve per analizzare punti di debolezza del tuo sito.
  • Le fase dell’implementazione tecnica: tutte quelle attività operative per far sì che un sito sia facilmente leggibile dai motori di ricerca, e tutte quelle tecniche che alo aiutino a posizionarsi. Rientrano in queste lavorazioni le ottimizzazioni On-Site, On-page, Off-Page nonchè la Local SEO.

ESISTONO 3 DIFFERENTI TIPOLOGIE DI PAROLE CHIAVE

Abbiamo visto come la SEO serve per farci trovare dagli utenti che stanno cercando qualcosa online.

Devono quindi soddisfare un bisogno.

Ed è importantissimo capire in quale fase del customer journey il tuo cliente ideale è quando approda sul tuo sito. Perchè se non capiamo questo, non utilizzeremo le keywords adatte ad interpretare un bisogno specifico, in una determinato momento del percorso che un cliente fa prima di acquistare online:

Esistono infatti 3 diverse tipologie di parole chiave:

  • Keyword informazionali
  • Keyword transazionali (o commerciali)
  • Keyword navigazionali (o del brand)
 

Keyword informazionali

In questo caso le keyword si rivolgono a un potenziale cliente che non è ancora pronto all’acquisto: siamo infatti all’inizio del customer journey. L’utente sta navigando in internet alla ricerca di informazioni, consigli o chiarimenti per risolvere un problema e non ha ancora trovato una soluzione o una via di uscita.

 

Keyword transazionali

Il potenziale cliente ha più chiaro quali sono i suoi bisogno: le sue ricerche in questo caso saranno specifiche, perchè si è già informato ed è ora pronto all’acquisto.

 

Keyword navigazionali

Il potenziale cliente conosce già il nome del brand, probabilmente sta confrontando prezzi e caratteristiche con altri stessi prodotti di altri brand.

Facciamo un esempio così risulterà più chiaro:

  • cosa serve per correre è una parola chiave di tipo informazionale
  • scarpe da corsa nike è una parola chiave di tipo navigazionale
  • migliori scarpe da corsa è una parola di tipo transazionale

COSA SIGNIFICA SEO ON SITE

L’ottimizzazione on site riguarda tutti i fattori che riguardano la struttura e funzionamento del sito e dalla struttura e contenuti delle pagine.

L’obiettivo finale della SEO on site è:

  • fare in modo che i motori di ricerca capiscano di cosa tratta un una pagina web,
  • associarla rispetto a una determinata query di ricerca (e quindi un insieme di parole chiave utilizzate per eseguire quella ricerca)
  • e dargli un punteggio, per definire in quale ordine mostrarla nella SERP.

L’ottimizzazione SEO on site riguarda quindi:

  1. Anzianità del dominio
  2. Architettura
  3. Hosting

 

Anzianità e stabilità del dominio

Più un dominio è anziano e più è autorevole. Come il vino.

Questo significa che il dominio può influire sui risultati della SERP. Ma non è l’unico valore che Google tiene in considerazione.

Ad esempio: nel mio blog parlo principalmente di Londra, ma mi sono posizionata in prima pagina e davanti a blog più anziani del mio (e quindi con un dominio più autorevole) anche con un contenuto sulla Sardegna.

Questo ve lo dico perchè a mio parere, Content è ancora the king.

Architettura del sito

La struttura con cui sono organizzati i contenuti è fondamentale. Quanto più un contenuto si trova lontano dalla home page e tanto meno risentirà della link juice (il valore di una pagina).

Sulla struttura del sito influiscono anche i link interni, la correzioni di eventuali link rotti o di pagine di errore (4040) e i metadata.

Una struttura del sito influisce anche sulla user experience, e cioè sull’esperienza dell’utente sul tuo sito. Se hai fatto un ottimo lavoro sui contenuti, ma l’utente non riesce a trovarli sul tuo sito perchè è stato disegnato male, se ne andrà via e non tornerà più.

Il tempo di permanenza di un utente all’interno di un sito e nello specifico su una pagina è un fattore che influisce sulla SEO. Segnala a Google che quel contenuto è interessante e Google lo può rilevare (avendo accesso a tutti i dati dei nostri siti tramite Google Analytics).

 

Autorevolezza

Google assegna un punteggio ad ogni pagina che c’è nel web. Maggiore è l’authority di una risorsa, tanto più alte sono le possibilità che il suo contenuto si posizioni per una o più keywords.

Questo valore è il Page Rank, che di fatto non esiste più, perchè ci sono stati negli anni diversi tentativi di manipolarne il valore. Per dare un valore ad un sito web, alcune aziende hanno creato degli algoritmi proprietari.

Tra i più famosi possiamo citare PA e DA di Moz (Page Authority e Domain Authority), UR e DR di ahrefs (URL Rating e Domain Rating), ZA di Seozoom (Zoom Authority).

Velocità del sito

La velocità del tuo sito è un fattore di ranking. Vista l’altissima percentuale di ricerche effettuate da mobile, la velocità di caricamento è diventata di importanza fondamentale.

La velocità di caricamento dipende da diversi fattori: il tema scelto, le immagini, le varie animazioni e la presenza di video. E per ultimo, ma non per importanza, la scelta dell’hosting.

Cos’è l’hosting?

E’ lo spazio fisico su cui risiede il tuo sito.

Cerca un hosting affidabile e con un servizio di customer care 24/7. Io utilizzo Siteground e dopo anni che sono con loro e aver provato la loro professionalità, posso davvero consigliarlo.

Consiglio: utilizzare un sistema di cache, lato server o lato client, aiuta parecchio a rendere il sito più veloce.

COSA SIGNIFICA SEO ON PAGE

Con il termine SEO on page si fa riferimento all’attività di ottimizzazione delle pagine e articoli del tuo sito.

Ma prima di parlare di cosa devi fare per ottimizzare il contenuto di pagine e post, parliamo della cosa più importante: il CONTENUTO.

Content is the King‘ aveva predetto Bill Gatesn nel 1996 ed è ancora vero.

Perché Google ha tutto l’interesse a mostrare il contenuto più rilevante per un utente. Quindi solo il contenuto migliora arriva per primo.

Questo significa che devi impegnarti molto, ma anche che nulla è impossibile.

La SEO non è diversa da qualsiasi altra abilità: se c’è costanza li otterrai.

Qui di seguito i principali:

  1. Title, H1, H2..
  2. Alt Text immagini
  3. URL
  4. Meta description
  5. link interni
  6. link esterni

 

Title

E’ importante che il titolo contenga le parole chiave e non sia troppo lungo.

Per ogni pagina deve essere presente solo un H1, ma possono essere presenti più H2, H3 (non andrei oltre H4).

Organizzate il contenuto per sottotitoli (H2 e H3) per facilitare la lettura.

Alt Text Immagini

Tutte le immagini presenti sul tuo sito vanno salvate con la parola chiave come nome prima di essere caricate come media. Devono inoltre avere sempre l’Alt Text, cioè la descrizione dell’immagine.

Non significa dare un nome alla foto, ma descriverla come se lo steste facendo a un cieco.

URL

Anche le url devono contenere le parole chiave e non devono essere troppo lunghe. Consiglio inoltre di NON utilizzare il formato data per i vostri post, perchè quello potrebbe influire sulla SERP (Google potrebbe considerare quel contenuto non più fresco e aggiornato e quindi auterovole)

Meta Title e Meta Description

Il meta title è il “titolo” del risultato che appare sulla SERP e, normalmente, non va oltre i 70 caratteri. La meta description, invece, è la descrizione (non supera i 155 caratteri) del contenuto della pagina.

Attenzione la meta description influisce sul CTR, che è un fattore SEO: deve essere accattivante e deve invogliare chi legge a cliccare sulla vostra pagina piuttosto che su un’altra

Link Interni

E’ importantissimo collegare ogni pagina all’altra per far capire al motore di ricerca come sono organizzati i contenuti e i temi del vostro sito.

Link Esterni

I cosiddetti ‘backlink’ e cioè tutti quei link in entrata che puntano verso il vostro sito. Se questi link arrivano da una fonte autorevole e pertinente con i temi del tuo sito, saranno un valido aiuto per far crescere il tuo Page Rank.

Non dimenticare di linkare anche a risorse esterne autorevoli. Anche questo è un segnale a Google che sei consapevole che ciò che c’è sul tuo sito sia di valore.

COSA E’ LA LOCAL SEO?

La local SEO si occupa delle ricerche locali ed di rendere un’attività visibile all’interno di una specifica area geografica.

Viene incontro alle ricerche fatte da mobile dove il ‘vicino a me’ anche quando viene omesso, viene incluso nei risultati di ricerca.

La geolocalizzazione influisce sui risultati che otterrete in SERP.

I business local, possono quindi ottimizzare la loro presenza online per le ricerche fatte da utenti nella loro area geografica.

Devono inoltre avere attivo e aggiornato, la scheda di Google My Business, per poter comparire nei risultati di ricerca locale per determinate parole chiave, nella mappa di Google.

Parleremo più approfonditamente del local SEO in un post dedicato.

Intanto però, se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di scaricare la SEO blog post checklist, che vi servirà per ottimizzare i post in ottica SEO.

Se ti interessa approfondire, trovi qui i miei servizi SEO

disegno con immagini per spiegare la seo

A presto

Francesca

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