A te sembra di avere seguito tutto quello che ti hanno insegnato:
- hai creato contenuti di valore, o comunque unici, educativi, dove hai speso ore per raccogliere solo informazioni preziose e utili per il tuo target di lettore
- ti sei messa a fare ricerca per trovare idee geniali e emergere dalla massa
- hai investito ore per sfornare articoli che poi i tuoi lettori avrebbero apprezzato
Eppure, nonostante tutti questi sforzi, i tuoi lettori continuano a fare una visita veloce al tuo blog e poi… se ne vanno alla velocità della luce, esattamente come sono arrivati.
Perché, in realtà, i tuoi contenuti da soli non bastano.
Quelli che vorresti sarebbe che i tuoi lettori, venissero tutti a leggere i post che condividi nei tuoi social, e che non solo divorano il contenuto del tuo lavoro, ma si iscrivono al tuo blog e si trasformano in ferventi sostenitori del tuo brand, condividendo i tuoi post, e parlando di te.
Sarebbe davvero un sogno, vero?
Ma la dura realtà è ben diversa: spesso i tuoi lettori non finiscono nemmeno di leggere l’articolo che li ha portati sul tuo blog.
Il motivo per cui i tuoi lettori spariscono così rapidamente è perché oramai siamo tutti degli esperti lettori del web e riusciamo a capire in pochi secondi, scorrendo il testo, se quello che vediamo può interessarci abbastanza da investirci del tempo per leggerlo.
Altrimenti se ne vanno via subito.
Secondo uno studio del The Nielsen Norman Group, la stragrande maggioranza dei tuoi visitatori giudica entro i primi 10-20 secondi dall’apertura della pagina se vogliono rimanere o andarsene.
Ho detto tutto. Solo 10-20 secondi.
Pensa a questo: in soli 10-20 secondi, un buon articolo e un articolo eccezionale sembrano molto simili. Non è abbastanza tempo per conquistare il cuore e la mente del lettore e generare il flusso costante di traffico che hai sempre desiderato.
La soluzione: scrivi sottotitoli che trattengono il lettore
Lo strumento migliore che hai a disposizione naturalmente all’interno del tuo articolo è qualcosa che invece è spesso sottovalutato: i sottotitoli.
I sottotitoli gli elementi che evidenziano la struttura del tuo articolo, mettendo in risalto gli argomenti principali e accompagnano il lettore nella comprensione del testo: a capire cosa aspettarsi e se continuare a leggere o meno.
Se pensi un sottotitolo dovrebbe proprio attirare, intrattenere, mantenere alta la curiosità del lettore.
Vediamo insieme 3 comuni errori nei sottotitolo che fanno scoraggiare i tuoi lettori dal leggere i tuoi contenuti.
1.Sottotitoli noiosi
Non basta pensare al sottotitolo come a un micro argomento che identificare il contenuto del paragrafo. Se anche il sottotitolo è noioso, difficilmente riuscirai a mantenere il tuo lettore sulla pagina. Prova a sforzarti e a pensare a qualcosa che potrebbe suscitare in loro interesse.
2. Ripetizione di parole chiave secondo la vecchia scuola SEO
Quando ho iniziato io a fare bloggin, uno dei suggerimenti che circolava e che qualche risultato lo ha portato nel passato, ma che attenzione ora non funziona più, era quello di ripetere la parola chiave all’infinito in tutti i sottotitolo. Ti faccio un esempio: se l’articolo parla di 10 posti originali da vedere a Londra, ogni sottotitolo era scritto cosi: “Posti originali da vedere a Londra: — (nome del luogo).
Ti posso assicurare che non solo questa tecnica non funziona più da un punto di vista SEO, ma che questo non farà altro che rendere difficoltosa la lettura del tuo articolo da parte dell’utente con il rischio che se ne andrà via velocemente.
3.Non sai quale è l’obiettivo finale del tuo contenuto
Se scrivi il tuo articolo pensando di poter utilizzare lo stesso modo di scrivere di quando tenevi un diario tuo, ti sbagli. Il web ha regole sue: non importa se sei un giornalista e scrivi per la carta stampata. Le regole del web sono diverse.
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5 semplici passaggi per sottotitoli magnetici
Quando scrivi il tuo prossimo post, segui questi cinque semplici passaggi per creare sottotitoli che catturino i tuoi lettori e tengano d’occhio il tuo post:
- Inizia scrivendo il post come fai normalmente. Non preoccuparti dei sottotitoli a questo livello
- Una volta terminata la bozza, rileggi i sottotitoli e prova a guardarli con un occhio diverso: creano continuità con quello che deve venire dopo o sembra che il testo possa concludersi lì come è?
- Cerca di ragionare per obiettivi di ogni sottotitolo: quale è l’obiettivo di questa parte dell’articolo. Vuoi solo girarci intorno perché ti hanno detto che i testi lungi hanno più chances di posizionarsi su Google o effettivamente stai dando valore al tempo del tuo lettore?
- Assicurati che il sottotitolo susciti un minimo di curiosità: non dire tutto nel sottotitolo, prova a giocare con l’immaginazione.
- Se il sottotitolo e il suo contenuto potrebbero vivere senza il resto dell’articolo allora c’è qualcosa che non va: questa è un parte del tutto e non deve comprendere ciò che hai già detto sopra o riassumere quello che è il concetto complessivo dell’articolo
Sei pronta pronti a dichiarare guerra agli scanner?
Se hai un blog che nessuno legge, è come se avessi una Ferrari e la tenessi tutto il tempo nel tuo garage…
It doesn’t make any sense…
Sai quanto tempo ci vuole per creare un contenuto: non vuoi sprecare i tuoi sforzi e vuoi convincere i tuoi lettori a dargli una possibilità e, alla fine, monetizzare il tuo blog.
Ti ho dato qualche suggerimento utile qui. Ora quello che ti consiglio di fare è di andare a rivedere tutti i tuoi contenuti più recenti. Dai un’occhiata attentamente ai tuoi sottotitoli e sii super critica.
Se li hai buttati via, non farlo più e segui questi consigli.
Questo post ti ha fornito tutte le informazioni di cui hai bisogno per scrivere sottotitoli accattivanti che attirino magneticamente i lettori da una sezione all’altra dei tuoi post.
Mettili in pratica e osserva la tua frequenza di rimbalzo nel tuo Google Analytics.
Fammi sapere cosa ne pensi, lasciamo un commento oppure scrivimi pure in direct su Instagram.
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Francesca