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Come si crea un blog di successo

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Perché per chi ha un brand o un business è importante avere un blog? È vero che un blog è un potente strumento di content marketing? In che modo un blog può aiutarti a farti trovare online? Quali sono le chiavi per avere un blog di successo?

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Ascolta il quinto episodio del mio podcast oppure guarda il video su YouTube.

Con Raffaella Garofalo, ideatrice e unica autrice del blog “Cose di Bergamo”, parliamo di blogging.

Qui puoi leggere alcuni estratti della puntata. 

Come prepararsi per avere un blog di successo

Francesca Sparaco:

Quando hai iniziato il tuo blog sapevi dove ti avrebbe portato? Parlaci dei successi e delle milestones, di quello che hai raggiunto in questi anni con il tuo blog “Cose di Bergamo”.

Raffaella Garofalo:

Sì, sapevo dove sarei arrivata. Lo dico in maniera netta, perché io arrivo dal marketing e mi sono sempre occupata di progetti di comunicazione. 

Quello che avevo imparato a fare, prima di iniziare qualsiasi cosa, era fare, immediatamente, un business case, per avere contezza dei costi che avrei dovuto affrontare in termini economici ed emotivi.

Sono partita come una piccola Startup e ho fatto l’analisi del contesto, ho scelto gli argomenti, sono andata a vedere quali erano i potenziali competitors che avrei trovato sul mio territorio. Poi, ho scelto un modello di riferimento di un blog al quale ispirarmi, perché nessuno inventa niente, bisogna sempre avere un modello a cui rifarsi e qualcuno da osservare e da cui imparare. 

Ho iniziato a fare blogging intorno al 2007. Il primo blog che ho curato era sulla piattaforma di libero.

Diciamo che avevo esperienza in termini di scrittura, progettazione e anche un po’ di gestione dei contenuti, ma una cosa che non sapevo assolutamente fare era la SEO. 

Quindi, quando ho deciso di aprire il blog e di iniziare a scriverlo, ho contattato un consulente, che mi sembrava adatto a me, e ho acquistato un pacchetto di ore di consulenza e di coaching, con il quale sono entrata nella SEO (questo mondo magico!). Da lì ho iniziato a scrivere. 

Io ho sempre lavorato con la scrittura, sempre lavorato con i contenuti. Però, scrivere per il web è qualcosa di particolare. Non è che, se sai scrivere su un giornale o hai scritto racconti, libri o romanzi, poi, sai necessariamente fare un blog. Anzi, forse ti devi proprio staccare da questo. 

Quindi ho imparato la SEO, ho scelto il layout ed il template di questo blog – che è molto diverso rispetto a quello che vedete ora – e ho lanciato il blog. 

E’ stata un’avventura, un’avventura fatta anche di stop and go perché avevo fatto degli errori e questi errori li ho dovuti correggere in corso d’opera. Mi hanno, però, dato un bagaglio di esperienze che adesso mi servono. Ora, quando lavoro con le aziende e propongo la consulenza, so quali sono gli errori che non bisogna commettere e so come prepararmi in anticipo.

Francesca Sparaco:

Io credo che il punto forte per te sia stato scegliere, fin da subito, una nicchia, verticalizzare il tuo blog su una tematica, che è stata chiara fin dall’inizio: Bergamo.

I risultati poi si sono visti fin da subito. Cioè adesso parliamo a 6 anni, quindi nel 2023, solo nei primi 6 mesi, ci sono 440.000 visualizzazioni.

Raffaella Garofalo:

Io faccio 80.000 lettori al mese. Tutti interessati a Bergamo e alla Bergamasca. Quindi le valli, il lago, la città… parlo di particolari, parlo di luoghi, parlo di personaggi, parlo di storia. Ogni articolo è approfondito. È frutto di ore di studio.

Un blog come strumento di marketing

Francesca Sparaco:

Quello che vorremmo far capire oggi insieme è che il blog non è solo un passatempo, ma è un vero e proprio strumento di marketing. Fa parte di una strategia di content marketing per un brand, serve per aumentare l’awareness, per far crescere la visibilità del proprio brand all’interno del mare magnum di internet, per far arrivare persone interessate sul proprio sito.

Io struttura ricettiva o io brand o business, che voglio raggiungere un pubblico molto specifico, e cioè su Bergamo, potrei voler comparire all’interno del tuo blog, perché, se qualcuno cerca qualcosa da fare a Bergamo, probabilmente sta anche cercando qualcosa di collegato, magari dove dormire. 

Quindi il blog è un’opportunità di raggiungere persone ignare come i lettori del blog, che però sono perfettamente in target. 

Se io albergatore volessi comparire sul tuo blog quali forme di visibilità mi potresti proporre?

Raffaella Garofalo:

Articoli e progetti sponsorizzati. Gli articoli sono articoli one shot: parlo della struttura, vado a vederla, a visionarla, a ispezionarla, me la faccio raccontare. 

Non necessariamente io soggiorno una notte nella struttura, quindi l’albergatore è tranquillo. Io non vado a scrocco, sto andando lì per raccontarlo. 

Io individuo quali sono i plus, qual è il target a cui fare riferimento: quindi se è una struttura family friendly, se è una struttura per coppie, se è un posto per, un ristorante, un luogo gourmet, quindi particolare. 

So cosa piacerebbe ai miei lettori. 

Tutto questo con una link building interna molto forte, molto evidente, e, ovviamente, con il link al sito del ristoratore. 

È tutto un gioco di link building interna, dove i lettori arrivano al ristorante, perché magari stavano cercando il cibo della tradizione bergamasca.

Su Google tu struttura sei in prima posizione e in seconda posizione c’è il mio articolo. Quindi c’è la mia esperienza, che vale forse più di TripAdvisor, no? Perché io faccio vedere le foto, le racconto, racconto anche la storia e, poi, ci sono quelli che sono interessati al luogo, che sanno che, se vogliono mangiare qualcosa di buono, possono andare in quel ristorante e quindi arrivano da strade diverse.

Francesca Sparaco:

Io credo che un blog sia veramente uno strumento potentissimo e che pochi strumenti siano così chirurgici nel parlare alle persone a cui vorremmo parlare, al target giusto. 

Soprattutto, in funzione di questo, mi viene da dire che ancora si pensa al blog come ad un diario. Moltissimi non hanno un blog aziendale, che serve per intercettare. 

Ce l’ha proprio raccontato adesso Raffaella. C’è una domanda latente: io sto cercando, non so ancora che voglio trovare quel tipo di esperienza, ma anche magari so che c’è, ma ci arrivo per una via diversa.

Raffaella Garofalo:

In questo vengono in aiuto gli articoli listing, dove elenchi le 10 cose da fare in quel territorio, le 10 cose da fare in quel paese particolare della Val Brembana o della Val Seriana o sul Lago di Iseo. 

Io cerco sempre di scrivere questi articoli, dopo aver scritto degli articoli monografici su ciascuna delle cose, perché quegli articoli servono solo a darti un’idea, un’ispirazione, ma poi per approfondire io ti do l’articolo che ti dice guarda che cosa puoi fare, guarda che cosa ho fatto io.

Una cosa che i miei lettori sanno è che io scrivo solo delle cose che mi sono piaciute. Sono pronta a rinunciare all’incarico, quindi a rinunciare a prendere i soldi per quello che scrivo, se una cosa non mi è piaciuta. 

Alla persona o alla struttura che mi ha incaricato darò modo di fare delle riflessioni sul perché il servizio non ha performato o sul perché non è adatto, sul perché ci sono delle lacune. Quindi faccio anche questo tipo di servizio, ma lo faccio senza poi andare su TripAdvisor scrivendo peste corna dei luoghi, perché il mio è un sito di valorizzazione del territorio.

Le chiavi per avere un blog di successo

Francesca Sparaco:

Tu hai detto una cosa importantissima prima secondo me.

Anzi, non una, ne cito tre: tre chiavi che servono per creare un blog di successo.

La prima è sicuramente il fatto di lavorare sulla nicchia e il fatto di essere una local. 

Le persone, poi, si fidano e si fidano se abbiamo un’etica. L’etica è importantissima e è ciò che nel lungo periodo darà credibilità al vostro blog e lo farà crescere. 

La terza cosa che hai detto importante è la link building, che è tutta l’attività di collegamento che si fa all’interno del blog per collegare tra di loro le parti e far capire a google come è la struttura e come ogni elemento è collegato ad un altro.

Raffaella Garofalo:

È una ragnatela di contenuti importantissima che è fondamentale e che, sicuramente, aiuta anche poi a trattenere il lettore, no? 

Perché racconti cose particolari, chicche che lui non conosceva e quindi ha voglia di entrare. Poi, ovviamente, con un po’ di furbizia, si cerca di tenere aperte più pagine in modo che il lettore non esca mai.

Francesca Sparaco:

Proprio a proposito di questo, di sicuro creare contenuti di valore è una tra le strategie per essere visibili, ma, secondo te, quali sono le strategie per aumentare il traffico e, quindi, l’engagement anche del blog. 

Già qualcosa ci hai detto: il fatto la link building è fondamentale. Cosa consiglieresti, però, proprio a chi inizia o a chi ha già un blog?

Raffaella Garofalo:

A chi inizia direi che social sono importanti. Sono importanti per avere una rete di lettori appassionati, che inoltrano i tuoi articoli e che si fanno a loro volta dei testimonial, degli ambassador del tuo blog.

Un’altra cosa importante è fare PR con gli ambassador dei vari territori, con le istituzioni e con le figure di riferimento sui vari territori. 

Cioè: se scrivo un articolo su un paese, mando al sindaco questo articolo. Se scrivo un articolo su qualcosa di particolare, lo mando all’associazione che l’ha proposto. 

Se vado a fare una visita guidata, lo mando alla guida, che a sua volta lo manda ai suoi clienti. Questo è farlo girare. Far girare gli articoli è importante. 

Poi magari ti portano pochissimi visitatori. Però diciamo che Google incomincia a vedere che ci sono più click, che arrivano da più IP.

Con che cadenza pubblicare per avere un blog di successo

Francesca Sparaco:

Abbiamo parlato dei tantissimi vantaggi di avere un blog: visibilità, autorità di settore, engagement, pubblico profilato, possibilità di monetizzare, social proof e, quindi, possibilità di offrirsi come copywriter. 

Adesso, tanti si focalizzano proprio su altri canali, quando io credo nel caro vecchio blog, che porta continuamente il traffico nel tempo, senza dover continuamente pensare “ah non ho fatto una storia” o “che cosa pubblico stasera?”. Non dobbiamo avere questo affanno quando c’è Google che ci conosce e ci porta continuamente persone in target sul nostro sito.

Raffaella Garofalo:

Guarda, io sono in parte d’accordo con quello che dici ma in parte no. 

Nel senso che è importante che anche Google veda che tu scrivi in maniera regolare. Una volta alla settimana, ma che sia tutte le settimane. Tre volte alla settimana, ma che sia tutte le settimane, in quei giorni lì. Perché in questo modo ti permette di essere più visibile, ti fa sicuramente salire nel ranking e salire nel ranking vuol dire poi avere più lettori. 

Quindi anche con un blog è importantissima la regolarità. Bisogna cercare di trovare qualcosa che sia sostenibile, per la tua vita e per la vita del blog.

L’importanza di rimanere aggiornati ed aperti al cambiamento per avere un blog di successo 

Raffaella Garofalo: 

Quando ti ho detto sapevo già dove sarei arrivata, avevo fatto un business case a 3 a 5 anni, sapendo che, siccome era un’attività digitale, dopo due anni ci sarebbero state delle novità alle quali io non avevo minimamente pensato. 

I podcast, ad esempio, sono una novità recente.

Quindi, bisogna si avere un’idea di dove andare, però, si deve essere aperti anche alle novità, perché stiamo parlando di un prodotto digitale, che è in continuo movimento, come la SEO che è in continuo aggiornamento. 

Gli articoli che io ho scritto nel 2017 quando ho iniziato a scrivere in ottica SEO, adesso non li scriverei più così.

Francesca Sparaco:

Anch’io!

Raffaella Garofalo:

Non li scriverei più così perché la keyword non è fissa. Adesso bastano anche i sinonimi e questa è una grande novità. 

Vuol dire che tu arrivi in prima pagina, non perché hai scritto la parola al singolare o hai messo il nome del paese prima della struttura di cui vuoi parlare, ma perché adesso Google legge gli articoli in maniera diversa.

Francesca Sparaco:

Sì, esatto, non c’è più il cosiddetto keyword stuffing, che funzionava quando abbiamo iniziato noi. Si ripeteva la stessa parola chiave il più possibile.

Raffaella Garofalo:

Adesso è il contrario. Devo dare mille sinonimi. Quello che è importante è essere sempre aggiornati.

Il blog, poi, è casa tua. Nessuno entra a dirti come lo devi gestire. Puoi fare un sacco di errori. Io ho fatto un errore grosso, che è quello di mettere la data nell’URL degli articoli. Adesso, dopo 700 articoli, cambiarli non si può fare e continuerò. Quindi vuol dire che dovrò, ogni tanto, entrare negli articoli, modificarli e aggiornarli.

Francesca Sparaco:

Posso consolarti? Quando ho iniziato, anch’io, ho fatto il tuo stesso errore. Eh, perché è una di quelle cose che impari facendo. Poi però io ero all’inizio e l’ho tolto.

Raffaella Garofalo:

All’inizio avevo tantissimi plugin, adesso li ho ridotti, perché rallentano tantissimo e, quindi, li ho ridotti al minimo, proprio a quelli di cui non si può fare a meno. 

Poi il sito deve essere responsive. Appena rivedrò il template del sito, perché ogni tanto bisogna rinfrescare un po’, partirò dal template del mobile. Mentre prima sono partita da quello del pc e, poi, ho controllato che ci fosse anche quello del mobile. Adesso partirò in modo inverso, perché l’80% dei miei lettori legge su mobile.

Francesca Sparaco:

Quindi mi raccomando analizzare gli analytics del vostro sito è importantissimo per sapere da dove arrivano i lettori, quanto tempo stanno sul vostro sito, quali sono le pagine più viste, quali sono le pagine di uscita e quindi le pagine che probabilmente hanno bisogno di essere migliorate. Sono tutti dati importantissimi che vi servono continuamente per la strategia. 

Ascolta l’intero episodio, cliccando qui.

Oppure guarda il video su YouTube.

Se vuoi aprire un blog, ti consiglio di ascoltare la puntata numero 5 del podcast, che parla proprio di come avviare un blog o di leggere l’articolo “Come creare un blog: guida passo passo”

Se vuoi conoscermi meglio, leggi qui.

Francesca

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