Facebook Ads, ovvero la pubblicità su Facebook, è uno strumento molto importante per connettersi con il tuo pubblico. L’algoritmo di Facebook è in continua evoluzione: tutto è pensato per far stare i suoi utenti all’interno della piattaforma il più possibile.
Avrai notato tu stesso, se hai una pagina aziendale o del tuo blog, che la reach di un post senza link (verso l’esterno, ad esempio al tuo sito o al tuo blog) raggiunge sempre più persone. La reach organica delle pagine aziendali di Facebook è in continua discesa, ma Facebook non è un social media morto anzi.
E su quale social media puntare allora? Facebook o Instagram?
Non c’è una risposta valida per tutti!
Dipende in quale momento del customer journey raggiungi il tuo potenziale pubblico.
Facebook è full funnel ovvero serve a catturare il cliente in tutta la sua fase di acquisto (customer Journey).
Instagram, invece, essendo molto visual e d’impatto, è utile nella fase di brand awareness.
Quindi, sappiate che non c’è una sola risposta, se non che dipende da quali sono i vostri obiettivi!
FACEBOOK ADS # 1. NON SPONSORIZZARE UN POST SUGGERITO DA FB
Quando crei un post non ci sarebbe niente di più facile che sponsorizzare il post che ti suggerisce Facebook, impostare una campagna automatica a soli 5€, ma non ne vale la pena.
Cosa fare allora: scegli invece di impostare il tuo post sponsorizzato dal Fb Business Manager.
Da qui puoi anche scegliere di sponsorizzare un post già pubblicato (sia su Fb che su Ig) ma con molte più possibilità di scelta e di definizione del tuo target.
Inoltre in questo modo avrei un report dettagliato e maggior chiarezza su come stai spendendo i tuoi soldi. Inoltre facendo così, puoi trasferire tutto l’engagement sotto un unico post che compare anche nel feed o nella pagina.
FACEBOOK ADS # 2. ATTENTO AGLI ORARI
Non lanciare la tua campagna in un qualsiasi orario del giorno.
Le tue campagne Facebook sono in esecuzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, raggiungendo il pubblico di destinazione indipendentemente dall’ora o dal giorno della settimana?
Durante l’analisi degli account degli annunci di Facebook, ho notato che ci sono sempre alcuni giorni e ore che performano meglio di altre.
FACEBOOK ADS # 3. NON IMPOSTARE UN BUDGET GIORNALIERO
Quando imposti la tua campagna / annuncio puoi scegliere tra due opzioni: Budget giornaliero o Budget totale.
Cosa fare: selezionare il budget totale è l’opzione migliore sopratutto quando hai poco budget e hai bisogno di controllare e ottimizzare la spesa.
Con il budget totale lasci a Facebook la possibilità di lavorare sui target che funzionano meglio indipendentemente dalla spesa giornaliera, sapendo però che non sforerai il tetto di spesa massimo.
Ciò significa che Facebook si adeguerà e spenderà la maggior parte dei tuoi soldi quando colpirà la maggior parte delle persone.
FACEBOOK ADS # 4. NON INSERIRE TESTO NELLE IMMAGINI
Esiste una regola del 20 percento per l’uso del testo sulle immagini su Facebook.
Trovi una griglia con le specifiche quando sei nell’ultima parte dedicata alla creazione del post. Questa regola ora non è più così ferrea, tuttavia l”inserimento di testo potrebbe diminuire la copertura di un post. Mi e’ capitato diverse volte di dover spegnere un ad e caricare un nuovo visual perchè non stava performando bene.
Inoltre se ci fosse troppo testo, il post potrebbe addirittura essere rifiutato da Facebook.
FACEBOOK ADS # 5. IMPORTANZA DI VISUAL E COPY
Cosa fare: fai in modo che titolo e messaggio siano in sintonia, e che comunichino l’obiettivo della tua campagna.
Attenzione al formato delle immagini: imposta quello giusto in base a dove verrà visualizzato. 16:9 (formato cinema – ad esempio i video di Youtube) verso 9:16 (formato delle Stories su Instagram) o 1:1 il classico post immagine di Facebook.
E segui queste indicazioni per il miglior formato:
AD CON IMMAGINI:
Titolo: 25 caratteri Descrizione del link: 30 caratteri Testo del messaggio: 125 caratteri Obiettivi della campagna: tutti tranne le visualizzazioni video
VIDEO ADS:
Titolo: 25 caratteri Descrizione del link: 30 caratteri Testo del messaggio: 125 caratteri Obiettivi della campagna: tutti tranne le vendite del catalogo
FACEBOOK STORIES:
Testo: nessun conteggio caratteri impostato. Cerca di lasciare 250 pixel senza testo nella parte superiore e inferiore dell’annuncio. Obiettivi della campagna: engagement, messaggi, vendite di cataloghi, traffico verso il sito
FACEBOOK CAROSELLO (con più immagini):
Titolo: 25 caratteri Descrizione del link: 20 caratteri Corpo del testo: 125 caratteri Obiettivi della campagna: tutti tranne engagement e video.
FACEBOOK ADS # 5. DYNAMIC ADS
Non aggiungere solo un’immagine.
Non sai quale immagine funziona meglio sul tuo target?
Ha tre o più immagini e non sai quale scegliere?
COSA FARE: Puoi impostare il dynamic ad (è un’opzione che ti offre Facebook quando stai creando la parte creativa del post); in questo modo puoi caricare fino a 6 immagini e cinque opzioni di testo, e Facebook li combinerà in base a quelli che performano meglio e che raggiungono più pubblico.
COSA FARE: Se sei un negozio online, con diversi brand e prodotti, puoi utilizzare la funzione carosello: in questo modo chi vede il post sponsorizzato, può scorrere tra le diverse immagini
FACEBOOK ADS # 6. NON PERDERE DI VISTA IL TUO PUBBLICO
La scelta del target è la parte più importante della tua campagna.
Quindi usalo saggiamente.
COSA FARE: sii molto selettivo nel tuo targeting. Quando imposti il pubblico, Facebook ti da una stima di persone che puoi raggiungere. E una barra a colori, dal rosso (che significa che è troppo selettivo) al verde, che significa che è ampio. L’asticella deve stare in mezzo, nè troppo ampio, nè troppo ristretto.
Se vedi che il campione è troppo ampio, restringilo con l’aggiunta di interessi. Sparare a caso nel mucchio non conviene e perdi solo denaro.
Se imposti bene il tuo pubblico, il tuo post sponsorizzato sarà mostrato solo a chi è molto interessato in ciò che proponi e quindi più facilmente si trasformerà in cliente.
FACEBOOK ADS # 7. NON SCRIVERE TROPPO
Non devi scrivere un romanzo per fare in modo che il tuo potenziale cliente veda e si soffermi sul tuo post. DO – Cosa fare: Scrivi il giusto, arriva al punto. Offri qualcosa in cambio, invogliali a cliccare sul tuo post. Le persone spesso hanno bisogno di un incentivo.
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2020/08/FACEBOOK-ADS-cosa-fare-e-cosa-non-fare-1.jpg788940Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2020-08-26 11:31:342021-01-19 10:15:21Facebook Ads: cosa fare e cosa non fare
Indirizzare il traffico verso il tuo sito Web è di fondamentale importanza, soprattutto se non hai una sede fisica, e il tuo sito non è solo la tua vetrina, ma il tuo negozio. Se sei arrivato qui, probabilmente hai un sito su cui non arriva nessuno e vorresti sapere come aumentare le visite al tuo sito web.
Tuttavia, far arrivare traffico al tuo sito, non è il tuo obiettivo ultimo. Perché se sei un business, quello che conta per te non è la curva delle visite da Google Analytics, ma il fatturato.
Il fatturato oggi passa attraverso la tua presenza online: perché il consumatore è diventato attento e anche se hai un negozio fisico, prima di acquistare si informa online. E se non hai un negozio, il tuo potenziale cliente può conoscerti tramite i social, ma poi per capire meglio chi sei e cosa fai, viene a guardare il tuo sito internet, la tua casa online.
E tu, dovresti essere tanto bravo, da non farti perdere questa occasione: chi passa dal tuo sito, non dovrebbe andarsene così senza lasciare il segno… senza che sia diventato un lead.
Cos’è un lead? Un individuo che ha mostrato interesse in ciò che fai o di ciò di cui parli e ha condiviso con te delle informazioni, come l’indirizzo email.
Quindi torniamo al punto di partenza: un utente deve arrivare al tuo sito web.
Ma come aumentare le visite al tuo sito web? Nel post vediamo insieme quali sono le tecniche più diffuse e più performanti.
Che cos’è LA SEO? La SEO è l’acronimo di Search Engine Optimisation, significa quindi letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca.
Essere visibile però non significa solo essere indicizzato: se il nostro sito compare in quarta o quinta pagina non lo vedrà nessuno. Oltre l’80% di chi fa una ricerca online si ferma alla prima pagina.
Per comparire in prima pagina è necessario avere una strategia SEO: fare una ricerca su keywords che corrispondono agli stessi termini di ricerca per cui i tuoi utenti stanno cercando i tuoi prodotti o servizi.
Selezionate accuratamente le keyword: dovrete scegliere le parole chiave con un buon traffico di ricerca ma poco competitive. Questa regola vale per tutti i settori, ma in particolare se vi confrontate con un mercato competitivo o il vostro sito è giovane.
Verifica lo stato di visibilità del tuo sito con Google Search Console, uno strumento gratuito di Google.
Se sei invece un business locale, assicurati di aggiungere la tua piccola attività con Google my Business così da apparire nelle mappe di Google.
Presta attenzione ai titoli dei tuoi post: lo sapevi che l’80% della scelta di continuare a leggere un articolo è determinato dal titolo?
Ci vuole tempo per iniziare a vedere dei risultati con la SEO. Però, una volta ottimizzato il tuo sito e i tuoi articoli, potrai ottenere traffico gratuito dai motori di ricerca.
Alcuni parti della SEO sono tecniche e se non volete sprecare tempo ed energie, dovreste esternalizzare questo aspetto a qualcuno di competente.
Perché l’utente che atterra sul vostro sito tramite delle parole chiave è molto interessato agli argomenti che trattate e potrebbe essere un potenziale cliente.
La newsletter è un importante mezzo, a costo zero, per coinvolgere i tuoi lettori e potenziali clienti e farli tornare sul tuo sito. L’email marketing viene spesso citata come la forma più redditizia di marketing online.
Ma come faccio a crearmi una mailing list di utenti interessati ai miei contenuti?
Sfrutta altri canali, come i social per promuovere la tua newsletter.
Una volta che un utente arriva sul tuo sito devi fare in modo che non vada via senza averti lasciato il suo indirizzo email.
Ma come?
Creando ad esempio dei lead magnets, dei contenuti gratuiti, che lui possa scaricare lasciandoti in cambio la sua mail.
Attenzione però: non iniziate a inviare una mail al giorno e a spammare la casella di posta. Perché in questo modo non solo abbasserete l’indice di apertura delle vostre mail, ma anche correrete il rischio che i tuoi utenti annullino l’iscrizione.
BLOGGING
Creare contenuti di valore è un’occasione in più per farsi trovare online e portare traffico al tuo sito.
Cerca di avere un sito veloce, ottimizzato per mobile e in cui la condivisione dei tuoi post sia facile: in questo modo puoi aumentare le possibilità che il tuo articolo venga condiviso nei social media.
E se avete un sito aziendale, corporate o un e-commerce?
Anche e soprattutto in questi casi, creare un blog all’interno del vostro sito può portare traffico: perché se create dei contenuti interessanti, e li promuovete (vediamo dopo come) porterete traffico al vostro sito.
L’importante è che seguiate un piano editoriale e che non pubblichiate articoli che non sono interessanti per la vostra nicchia.
Puoi inoltre utilizzare il tuo blog per ospitare delle interviste, di influencer o di esperti del tuo settore.
Puoi ospitare all’interno del tuo blog un articolo scritto da qualcun altro, un esperto in un ambito specifico che può interessare il tuo pubblico.
Con molta probabilità condivideranno l’articolo attraverso i loro canali e questo può aumentare le possibilità di essere visto.
LISTE E DIRECTORIES
Le pagine gialle di una volta ora sono online: cerca online se esistono delle associazioni di categoria, oppure delle liste relative al tuo campo sul territorio.
I collegamenti al vostro sito internet da una directory web non sono più così influenti come una volta, dal punto di vista SEO. Secondo Moz, le directory web e le citazioni locali influiscono ancora, anche se in maniera meno determinante, sui risultati dei motori di ricerca.
Ma le liste possono essere comunque una fonte di traffico preziosa: e non limitarti agli elenchi online.
Cerca le pubblicazioni offline in cui il suo sito o la tua attività potrebbe comparire.
Ci sono diversi elenchi online, la maggior parte dei quali sono a pagamento: prima di investire del denaro sulle liste però vi consiglio di controllare quanto traffico potrebbe arrivarti da quel sito e in che modo devi pagare, se una quota fissa o in base ai click ricevuti.
ADS
Sponsorizza il tuo sito o i tuoi articoli con Google AdWords, Facebook, Instagram, Pinterest o Linkedin.
I contenuti sponsorizzati con Google Adwords, sono quelli che vedi nella parte superiore dei risultati di ricerca. Capisci che sono dei contenuti a pagamento perché accanto al titolo c’è scritto ‘Ann.’
Se il tuo sito è appena nato, per dare un pò di boost iniziale, sicuramente è utile sponsorizzarlo.
Con Google Adwords avrete un costo per click e si basa sulle parole chiave che inserite e per cui vorrete comparire tra i primi risultati. E’ importante non targhetizzare parole chiave troppo competitive, altrimenti nessuno arriverà a cliccare sul vostro sito.
Altro modo per sponsorizzare i propri contenuti, è Facebook, che grazie alle informazioni raccolte gratuitamente attraverso la nostra condivisione di interessi, ha creato di ognuno di noi un profilo molto dettagliato.
Le sponsorizzazioni con Facebook possono essere molto utili per aumentare la visibilità del tuo sito e portare traffico. L’importante è impostare il giusto obiettivo quando si crea una campagna all’interno del Business Manager di facebook.
Il vantaggio di Facebook, Pinterest, Instagram e Linkedin è che puoi indirizzare il tuo pubblico in modo abbastanza specifico, il che significa che il ritorno sull’investimento è migliore rispetto ad altre forme di pubblicità. Hai inoltre la possibilità di effettuare il remarketing alle persone che hanno già visitato il tuo sito e che quindi hanno già mostrato un interesse.
SOCIAL MEDIA
Puoi indirizzare un notevole traffico attraverso i tuoi social media.
Oggi crescere il proprio seguito sui social media organicamente è diventato difficile e inoltre la visibilità stessa dei vostri post, in particolare per i post della pagina Facebook, è ridotta. Considerate che i vostri post raggiungono solo il 10% dei vostri followers e solo con cui mostra interesse e interagisce con la vostra pagina.
La chiave per far crescere il tuo pubblico è avere un profilo ottimizzato per ogni specifico canale. Ricorda, ogni social media ha sue logiche e pubblico. Devi capire dove sta maggiormente il tuo pubblico, e creare contenuti utili e di valore.
È essenziale avere una presenza costante nei tuoi social media: se apri un canale e poi non lo tieni costantemente aggiornato, è meglio non averlo.
GRUPPI FACEBOOK
Come appena spiegato, se è vero che le pagine Facebook offrono sempre meno visibilità a contenuti che portano fuori dalla piattaforma (come i link al proprio sito o blog), la condivisione all’interno di gruppi Facebook può essere invece un ottimo modo per intercettare un pubblico interessato ai nostri contenuti.
Attenzione però: non parlo dei gruppi di condivisione per blogger o altro. Con il mio blog di viaggi ad esempio, trovo molto utile la condivisione dei miei articoli all’interno di gruppi Fb dedicati ai viaggi per bambini.
All’interno di questi gruppi c’è sempre uno scambio attivo e reciproco. Il vostro dovrebbe però essere un intervento puntuale di fronte a una specifica richiesta di un utente. Oppure, l’inserimento del link dovrebbe avvenire seguendo le regole del gruppo. Mi raccomando leggete sempre le regole del gruppo prima di iniziare a riempire di vostri link i gruppi, perché potreste venire bannati.
MEDIA E PR
Le Digital PR sono una strategia di marketing online che ha come obiettivo quello di aumentare la visibilità online. Ci sono diverse agenzie di PR che collaborano con giornalisti, blogger e influencer.
Questa attività ha come obiettivo quello di essere menzionati, all’interno di testate e blog di settore o da influencer per far conoscere il proprio business.
Ci sono anche siti web come HARO (Help A Reporter Out) e SourceBottle che collegano i giornalisti con blogger e collaboratori.
PINTEREST
Una menzione a parte merita Pinterest, che non è un social network ma un motore di ricerca.
Pinterest nasce nel 2010 e negli ultimi anni è esploso: oggi conta oltre 320 milioni di utenti attivi nel mondo.
Pinterest permette di associare un’immagine, un Pin appunto, a un link del vostro sito.
Non servono i 10K di Instagram per poter linkare direttamente il vostro sito: basta solo avere un account business che è pure gratuito.
Pinterest pul diventare parte della vostra strategia di marketing: valutate se il pubblico che lo utilizza combacia con il vostro.
Pinterest è molto utilizzato da donne (i due terzi sul totale) e in modo particolare da mamme.
INFOGRAFICHE
Se ve la cavate con la grafica, ma anche se solo vi piace creare contenuti grafici, potreste sfruttare le infografiche per portare traffico al tuo sito.
Le infografiche funzionano perchè:
si effettuano sempre più ricerche di immagini online. Google Lens non è ancora famoso, ma lo diventerà.
le infografiche sono apprezzate dagli utenti di Pinterest e quindi se lo avete dovreste sfruttarlo
rendono il tuo sito più attraente
VIDEO MARKETING
Molte persone non si rendono conto che YouTube è un enorme motore di ricerca che può essere molto efficace nel guidare il traffico verso il tuo sito web.
Considerate che Youtube ha di fatto surclassato altri motori di ricerca come Bing e Yahoo per quanto riguarda il volume di ricerca.
Se decidi di iniziare un canale YouTube, devi anche qui, individuare una strategia, farti un piano editoriale e postare con regolarità
Prendi in considerazione i tipi di video che potresti creare per pubblicare qui, nonché i video promozionali che potresti realizzare per commercializzare i tuoi servizi su YouTube.
Google indicizza i video nei risultati di ricerca: inoltre puoi inserire i video all’interno del tuo sito per aumentare l’indice di rimbalzo che è un fattore SEO.
Vi è una crescente domanda di contenuti visivi online e il video marketing è un modo per distinguersi dalla concorrenza che potrebbe ancora non farlo.
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2020/06/COME-AUMENTARE-IL-TRAFFICO-VERSO-IL-TUO-SITO-INTERNET.jpg8521200Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2020-06-30 09:51:002020-06-30 09:51:00Come aumentare le visite al tuo sito web: la guida essenziale
Indirizzare il traffico verso il tuo sito Web è di fondamentale importanza, soprattutto se non hai una sede fisica, e il tuo sito non è solo la tua vetrina, ma il tuo negozio. Se sei arrivato qui, probabilmente hai un sito su cui non arriva nessuno e vorresti sapere come aumentare le visite al tuo sito web.
Tuttavia, far arrivare traffico al tuo sito, non è il tuo obiettivo ultimo. Perché se sei un business, quello che conta per te non è la curva delle visite da Google Analytics, ma il fatturato.
Il fatturato oggi passa attraverso la tua presenza online: perché il consumatore è diventato attento e anche se hai un negozio fisico, prima di acquistare si informa online. E se non hai un negozio, il tuo potenziale cliente può conoscerti tramite i social, ma poi per capire meglio chi sei e cosa fai, viene a guardare il tuo sito internet, la tua casa online.
E tu, dovresti essere tanto bravo, da non farti perdere questa occasione: chi passa dal tuo sito, non dovrebbe andarsene così senza lasciare il segno… senza che sia diventato un lead.
Cos’è un lead? Un individuo che ha mostrato interesse in ciò che fai o di ciò di cui parli e ha condiviso con te delle informazioni, come l’indirizzo email.
Quindi torniamo al punto di partenza: un utente deve arrivare al tuo sito web.
Ma come aumentare le visite al tuo sito web? Nel post vediamo insieme quali sono le tecniche più diffuse e più performanti.
Che cos’è LA SEO? La SEO è l’acronimo di Search Engine Optimisation, significa quindi letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca.
Essere visibile però non significa solo essere indicizzato: se il nostro sito compare in quarta o quinta pagina non lo vedrà nessuno. Oltre l’80% di chi fa una ricerca online si ferma alla prima pagina.
Per comparire in prima pagina è necessario avere una strategia SEO: fare una ricerca su keywords che corrispondono agli stessi termini di ricerca per cui i tuoi utenti stanno cercando i tuoi prodotti o servizi.
Selezionate accuratamente le keyword: dovrete scegliere le parole chiave con un buon traffico di ricerca ma poco competitive. Questa regola vale per tutti i settori, ma in particolare se vi confrontate con un mercato competitivo o il vostro sito è giovane.
Verifica lo stato di visibilità del tuo sito con Google Search Console, uno strumento gratuito di Google.
Se sei invece un business locale, assicurati di aggiungere la tua piccola attività con Google my Business così da apparire nelle mappe di Google.
Presta attenzione ai titoli dei tuoi post: lo sapevi che l’80% della scelta di continuare a leggere un articolo è determinato dal titolo?
Ci vuole tempo per iniziare a vedere dei risultati con la SEO. Però, una volta ottimizzato il tuo sito e i tuoi articoli, potrai ottenere traffico gratuito dai motori di ricerca.
Alcuni parti della SEO sono tecniche e se non volete sprecare tempo ed energie, dovreste esternalizzare questo aspetto a qualcuno di competente.
Perché l’utente che atterra sul vostro sito tramite delle parole chiave è molto interessato agli argomenti che trattate e potrebbe essere un potenziale cliente.
La newsletter è un importante mezzo, a costo zero, per coinvolgere i tuoi lettori e potenziali clienti e farli tornare sul tuo sito. L’email marketing viene spesso citata come la forma più redditizia di marketing online.
Ma come faccio a crearmi una mailing list di utenti interessati ai miei contenuti?
Sfrutta altri canali, come i social per promuovere la tua newsletter.
Una volta che un utente arriva sul tuo sito devi fare in modo che non vada via senza averti lasciato il suo indirizzo email.
Ma come?
Creando ad esempio dei lead magnets, dei contenuti gratuiti, che lui possa scaricare lasciandoti in cambio la sua mail.
Attenzione però: non iniziate a inviare una mail al giorno e a spammare la casella di posta. Perché in questo modo non solo abbasserete l’indice di apertura delle vostre mail, ma anche correrete il rischio che i tuoi utenti annullino l’iscrizione.
BLOGGING
Creare contenuti di valore è un’occasione in più per farsi trovare online e portare traffico al tuo sito.
Cerca di avere un sito veloce, ottimizzato per mobile e in cui la condivisione dei tuoi post sia facile: in questo modo puoi aumentare le possibilità che il tuo articolo venga condiviso nei social media.
E se avete un sito aziendale, corporate o un e-commerce?
Anche e soprattutto in questi casi, creare un blog all’interno del vostro sito può portare traffico: perché se create dei contenuti interessanti, e li promuovete (vediamo dopo come) porterete traffico al vostro sito.
L’importante è che seguiate un piano editoriale e che non pubblichiate articoli che non sono interessanti per la vostra nicchia.
Puoi inoltre utilizzare il tuo blog per ospitare delle interviste, di influencer o di esperti del tuo settore.
Puoi ospitare all’interno del tuo blog un articolo scritto da qualcun altro, un esperto in un ambito specifico che può interessare il tuo pubblico.
Con molta probabilità condivideranno l’articolo attraverso i loro canali e questo può aumentare le possibilità di essere visto.
Le pagine gialle di una volta ora sono online: cerca online se esistono delle associazioni di categoria, oppure delle liste relative al tuo campo sul territorio.
I collegamenti al vostro sito internet da una directory web non sono più così influenti come una volta, dal punto di vista SEO. Secondo Moz, le directory web e le citazioni locali influiscono ancora, anche se in maniera meno determinante, sui risultati dei motori di ricerca.
Ma le liste possono essere comunque una fonte di traffico preziosa: e non limitarti agli elenchi online.
Cerca le pubblicazioni offline in cui il suo sito o la tua attività potrebbe comparire.
Ci sono diversi elenchi online, la maggior parte dei quali sono a pagamento: prima di investire del denaro sulle liste però vi consiglio di controllare quanto traffico potrebbe arrivarti da quel sito e in che modo devi pagare, se una quota fissa o in base ai click ricevuti.
ADS
Sponsorizza il tuo sito o i tuoi articoli con Google AdWords, Facebook, Instagram, Pinterest o Linkedin.
I contenuti sponsorizzati con Google Adwords, sono quelli che vedi nella parte superiore dei risultati di ricerca. Capisci che sono dei contenuti a pagamento perché accanto al titolo c’è scritto ‘Ann.’
Se il tuo sito è appena nato, per dare un pò di boost iniziale, sicuramente è utile sponsorizzarlo.
Con Google Adwords avrete un costo per click e si basa sulle parole chiave che inserite e per cui vorrete comparire tra i primi risultati. E’ importante non targhetizzare parole chiave troppo competitive, altrimenti nessuno arriverà a cliccare sul vostro sito.
Altro modo per sponsorizzare i propri contenuti, è Facebook, che grazie alle informazioni raccolte gratuitamente attraverso la nostra condivisione di interessi, ha creato di ognuno di noi un profilo molto dettagliato.
Le sponsorizzazioni con Facebook possono essere molto utili per aumentare la visibilità del tuo sito e portare traffico. L’importante è impostare il giusto obiettivo quando si crea una campagna all’interno del Business Manager di facebook.
Il vantaggio di Facebook, Pinterest, Instagram e Linkedin è che puoi indirizzare il tuo pubblico in modo abbastanza specifico, il che significa che il ritorno sull’investimento è migliore rispetto ad altre forme di pubblicità. Hai inoltre la possibilità di effettuare il remarketing alle persone che hanno già visitato il tuo sito e che quindi hanno già mostrato un interesse.
SOCIAL MEDIA
Puoi indirizzare un notevole traffico attraverso i tuoi social media.
Oggi crescere il proprio seguito sui social media organicamente è diventato difficile e inoltre la visibilità stessa dei vostri post, in particolare per i post della pagina Facebook, è ridotta. Considerate che i vostri post raggiungono solo il 10% dei vostri followers e solo con cui mostra interesse e interagisce con la vostra pagina.
La chiave per far crescere il tuo pubblico è avere un profilo ottimizzato per ogni specifico canale. Ricorda, ogni social media ha sue logiche e pubblico. Devi capire dove sta maggiormente il tuo pubblico, e creare contenuti utili e di valore.
È essenziale avere una presenza costante nei tuoi social media: se apri un canale e poi non lo tieni costantemente aggiornato, è meglio non averlo.
GRUPPI FACEBOOK
Come appena spiegato, se è vero che le pagine Facebook offrono sempre meno visibilità a contenuti che portano fuori dalla piattaforma (come i link al proprio sito o blog), la condivisione all’interno di gruppi Facebook può essere invece un ottimo modo per intercettare un pubblico interessato ai nostri contenuti.
Attenzione però: non parlo dei gruppi di condivisione per blogger o altro. Con il mio blog di viaggi ad esempio, trovo molto utile la condivisione dei miei articoli all’interno di gruppi Fb dedicati ai viaggi per bambini.
All’interno di questi gruppi c’è sempre uno scambio attivo e reciproco. Il vostro dovrebbe però essere un intervento puntuale di fronte a una specifica richiesta di un utente. Oppure, l’inserimento del link dovrebbe avvenire seguendo le regole del gruppo. Mi raccomando leggete sempre le regole del gruppo prima di iniziare a riempire di vostri link i gruppi, perché potreste venire bannati.
MEDIA E PR
Le Digital PR sono una strategia di marketing online che ha come obiettivo quello di aumentare la visibilità online. Ci sono diverse agenzie di PR che collaborano con giornalisti, blogger e influencer.
Questa attività ha come obiettivo quello di essere menzionati, all’interno di testate e blog di settore o da influencer per far conoscere il proprio business.
Ci sono anche siti web come HARO (Help A Reporter Out) e SourceBottle che collegano i giornalisti con blogger e collaboratori.
PINTEREST
Una menzione a parte merita Pinterest, che non è un social network ma un motore di ricerca.
Pinterest nasce nel 2010 e negli ultimi anni è esploso: oggi conta oltre 320 milioni di utenti attivi nel mondo.
Pinterest permette di associare un’immagine, un Pin appunto, a un link del vostro sito.
Non servono i 10K di Instagram per poter linkare direttamente il vostro sito: basta solo avere un account business che è pure gratuito.
Pinterest pul diventare parte della vostra strategia di marketing: valutate se il pubblico che lo utilizza combacia con il vostro.
Pinterest è molto utilizzato da donne (i due terzi sul totale) e in modo particolare da mamme.
Se ve la cavate con la grafica, ma anche se solo vi piace creare contenuti grafici, potreste sfruttare le infografiche per portare traffico al tuo sito.
Le infografiche funzionano perchè:
si effettuano sempre più ricerche di immagini online. Google Lens non è ancora famoso, ma lo diventerà.
le infografiche sono apprezzate dagli utenti di Pinterest e quindi se lo avete dovreste sfruttarlo
rendono il tuo sito più attraente
VIDEO MARKETING
Molte persone non si rendono conto che YouTube è un enorme motore di ricerca che può essere molto efficace nel guidare il traffico verso il tuo sito web.
Considerate che Youtube ha di fatto surclassato altri motori di ricerca come Bing e Yahoo per quanto riguarda il volume di ricerca.
Se decidi di iniziare un canale YouTube, devi anche qui, individuare una strategia, farti un piano editoriale e postare con regolarità
Prendi in considerazione i tipi di video che potresti creare per pubblicare qui, nonché i video promozionali che potresti realizzare per commercializzare i tuoi servizi su YouTube.
Google indicizza i video nei risultati di ricerca: inoltre puoi inserire i video all’interno del tuo sito per aumentare l’indice di rimbalzo che è un fattore SEO.
Vi è una crescente domanda di contenuti visivi online e il video marketing è un modo per distinguersi dalla concorrenza che potrebbe ancora non farlo.
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2020/06/COME-AUMENTARE-IL-TRAFFICO-VERSO-IL-TUO-SITO-INTERNET.jpg8521200Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2020-06-30 09:51:002021-09-01 11:50:30Come aumentare le visite al tuo sito web: la guida essenziale
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/06/desk-with-plant-scaled.png17072560Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2020-06-30 05:51:272021-08-10 16:51:08Tutto quello che devi sapere per scrivere titoli efficaci
Does SEO matters for every business? Why do you need to invest in SEO? These are some of the most common questions I have been asked from my clients. SEO is Google’s way of determining which sites deserve to rank highly for each query entered into its search engine. Users trust search engines, and achieving a top spot in search engine rankings signals to searchers that your site is a credible source: the higher you rank in results pages, the more clicks and traffic your site will generate. This is why you need SEO to grow your business.
The challenge for a small business
Small businesses face many challenges with their digital marketing. As they have smaller budgets to invest in advertising, social media, link building and SEO.
SEO is cost-effective. If you’re working with a tight budget, SEO is a great way to drive qualified traffic to your site without directly paying for it.
According to BrightEdge, more than half of web traffic and up to 40% of total revenue comes from organic search.
However, that involves an understanding of SEO marketing. According to our State of Small Business Marketing guide, this is one area where most small businesses admit they’re challenged.
The best way for small businesses to even the playing field is with a strong SEO strategy. To best optimize websites for search engines, small businesses need to focus on best practices, including:
What is SEO Marketing?
SEO marketing refers to any action you take to promote your business online organically.
SEO stands for Search Engine Optimisation, and it’s been around for a while now. It’s an internet marketing tactic that has grown with the rise of Google and online search.
If you invest in your website’s search engine optimization, you can count on that visibility to help your business grow and prosper.
This is why SEO is so important, no matter what your business does.
Google is a search engine, just like Bing, Yahoo! and Baidu (the Chinese competitor) and they work as a massive cataloguing system for a majority of the 400 million active websites that exist.
I tend to speak about SEO in respect to Google, as Google has over 94% market.
Why is SEO important for every business?
There are 40,000 Google searches every second (Internet Live Stats)
68% of online experiences begin with a search engine (BrightEdge)
0.78% of Google Searchers click on results from the 2nd page (Backlinko)
46% of all Google searches are local (99firms)
The volume Google searches grows roughly 10% every year (Internet Live Stats)
So, yep, long answer short. SEO is very relevant for your business and there’s not many businesses that SEO isn’t a viable marketing tactic for.
What does Search Engine Optimisation do for online visibility
Without a SEO strategy, it may be very difficult to rank for your desired keywords. You don’t only need a well-designed website, many backlinks from your niche and on site SEO optimisation to show up in the search results.
You need a strategy that combines on-page SEO, technical SEO, and off-page SEO.
Think about the last time you performed a search online. Maybe you searched for something to get to this page! And this is free traffic that will come to your website.
Consider this: circa 53% of clicks going to the first result.
1. Crawling: this is how the Googlebot discovers new and updated pages on the web; it may find new pages through links or submitted sitemaps, and it does recrawl previously visited pages.
2. Indexing: this is how it tries to figure out what the page is about by reviewing the content and other signals on-page
3. Serving: this is how it decides to rank websites when delivering search results for any given query
There are over 200 ranking factors that the Googlebot looks for when deciding which websites to serve within search results, including:
Domain age
Keywords in metadata
Word count
Load speed
Link volume, theme & quality
Mobile usability
Reader engagement
Clear site architecture
Appropriate contact information
SLL certificate present
How to Optimise Your Website for Google
SEO is literally the tactic of optimising your website for that extensive list of ranking factors that you’re being judged on.
For many new websites, the first step of optimising your site may just be telling Google that it exists. Because with half a million new websites estimated to be created every day you can’t just expect Google to know about yours…
From there, the optimisation tactics used will be completely dependent on the website, it’s current performance, the keyword-relevance of content, the offerings & preferred keywords to rank on, what industry it is in, how competitive the industry is, what top ranking websites are doing… and more!
That’s why each business requires its own strategy and continual review of performance from SEO experts.
Why SEO is important for local businesses?
Especially for local businesses, showing up within the results for relevant search terms is critical for your business.
Consider this: 80% of users used a mobile device to search the internet in 2019
Have you noticed that now, without searching for something ‘near me’, Google displays you results based on your geo localisation?
If I am searching hairdresser, I probably need a haircut or blowing. These are warm leads, actively interested in your offerings and depending on their search query may have very strong buyer intent.
Having a strong local presence within the organic search results can drive interested visitors, customers and sales.
Wrap up: SEO for you business
Here’s how SEO can help you in the long run…
It lets you drive targeted, organic search traffic that is relevant to your industry
It helps your brand gain higher visibility and more exposure
It makes it easy to attract people that will convert into customers/clients
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/spark5-1030x728.jpg7281030Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2020-06-21 10:09:592020-06-21 10:09:59Why you need SEO to grow your business
Does SEO matters for every business? Why do you need to invest in SEO? These are some of the most common questions I have been asked from my clients. SEO is Google’s way of determining which sites deserve to rank highly for each query entered into its search engine. Users trust search engines, and achieving a top spot in search engine rankings signals to searchers that your site is a credible source: the higher you rank in results pages, the more clicks and traffic your site will generate. This is why you need SEO to grow your business.
The challenge for a small business
Small businesses face many challenges with their digital marketing. As they have smaller budgets to invest in advertising, social media, link building and SEO.
SEO is cost-effective. If you’re working with a tight budget, SEO is a great way to drive qualified traffic to your site without directly paying for it.
According to BrightEdge, more than half of web traffic and up to 40% of total revenue comes from organic search.
We all search online before buying anything, even if we then go to a physical store. We ask Google, compare results and prices. This explains why it is so important to be found for the keywords with which our possible customers search for our services and products.
However, that involves an understanding of SEO marketing. According to our State of Small Business Marketing guide, this is one area where most small businesses admit they’re challenged.
The best way for small businesses to even the playing field is with a strong SEO strategy. To best optimize websites for search engines, small businesses need to focus on best practices, including On site and Off site SEO.
What is SEO Marketing?
SEO marketing refers to any action you take to promote your business online organically.
SEO stands for Search Engine Optimisation, and it’s been around for a while now. It’s an internet marketing tactic that has grown with the rise of Google and online search.
If you invest in your website’s search engine optimization, you can count on that visibility to help your business grow and prosper.
This is why SEO is so important, no matter what your business does.
Google is a search engine, just like Bing, Yahoo! and Baidu (the Chinese competitor) and they work as a massive cataloguing system for a majority of the 400 million active websites that exist.
I tend to speak about SEO in respect to Google, as Google has over 94% market.
Why is SEO important for every business?
There are 40,000 Google searches every second (Internet Live Stats)
68% of online experiences begin with a search engine (BrightEdge)
0.78% of Google Searchers click on results from the 2nd page (Backlinko)
46% of all Google searches are local (99firms)
The volume Google searches grows roughly 10% every year (Internet Live Stats)
So, yep, long answer short. SEO is very relevant for your business and there’s not many businesses that SEO isn’t a viable marketing tactic for.
What does Search Engine Optimisation do for online visibility
Without a SEO strategy, it may be very difficult to rank for your desired keywords. You don’t only need a well-designed website, many backlinks from your niche and on site SEO optimisation to show up in the search results.
You need a strategy that combines on-page SEO, technical SEO, and off-page SEO.
Think about the last time you performed a search online. Maybe you searched for something to get to this page! And this is free traffic that will come to your website.
Consider this: circa 53% of clicks going to the first result.
1. Crawling: this is how the Googlebot discovers new and updated pages on the web; it may find new pages through links or submitted sitemaps, and it does recrawl previously visited pages.
2. Indexing: this is how it tries to figure out what the page is about by reviewing the content and other signals on-page
3. Serving: this is how it decides to rank websites when delivering search results for any given query
There are over 200 ranking factors that the Googlebot looks for when deciding which websites to serve within search results, including:
Domain age
Keywords in metadata
Word count
Load speed
Link volume, theme & quality
Mobile usability
Reader engagement
Clear site architecture
Appropriate contact information
SLL certificate present
How to Optimise Your Website for Google
SEO is literally the tactic of optimising your website for that extensive list of ranking factors that you’re being judged on.
For many new websites, the first step of optimising your site may just be telling Google that it exists. Because with half a million new websites estimated to be created every day you can’t just expect Google to know about yours…
From there, the optimisation tactics used will be completely dependent on the website, it’s current performance, the keyword-relevance of content, the offerings & preferred keywords to rank on, what industry it is in, how competitive the industry is, what top ranking websites are doing… and more!
That’s why each business requires its own strategy and continual review of performance from SEO experts.
Why SEO is important for local businesses?
Over a two year period, there was a 900%+ growth in mobile searches for “___ near me today/tonight.” (Think with Google, 2018)
Especially for local businesses, showing up within the results for relevant search terms is critical for your business.
Consider this: 80% of users used a mobile device to search the internet in 2019
Have you noticed that now, without searching for something ‘near me’, Google displays you results based on your geo localisation?
If I am searching hairdresser, I probably need a haircut or blowing. These are warm leads, actively interested in your offerings and depending on their search query may have very strong buyer intent.
Having a strong local presence within the organic search results can drive interested visitors, customers and sales.
Wrap up: SEO for you business
Here’s how SEO can help you in the long run…
It lets you drive targeted, organic search traffic that is relevant to your industry
It helps your brand gain higher visibility and more exposure
It makes it easy to attract people that will convert into customers/clients
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/spark5-1030x728.jpg7281030Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2020-06-21 10:09:592020-06-21 13:02:50Why you need SEO to grow your business
Cosa è la SEO e a cosa serve? La SEO non è altro che una serie di attività volte all’ottimizzazione per i motori di ricerca al fine di migliorare la visibilità dei siti web nei risultati organici. L’acronimo significa proprio Search Engine Optimization. In questa guida SEO per piccoli business vedremo i concetti base che serviranno fin da subito a migliorare la visibilità del tuo sito web nelle ricerche online.
Parleremo principalmente di Google visto che il colosso di Mountain View ha una posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. Vi lascio qualche dato sulle ricerche globali:
Google: 94,81%;
Bing: 3,52%;
Yahoo: 1,17%;
Altri: 0,50%.
COSA SIGNIFICA ESSERE VISIBILI SU GOOGLE
Iniziamo subito con un dato, che vi farà capire l’importanza di lavorare bene sulla SEO e quindi riuscire a posizionarsi nella prima pagina di Google: secondo un report redatto da sixtrix.com, il 99,1% degli utenti non va oltre la prima pagina.
Entrando poi nello specifico della prima pagina, quasi il 60% di tutti i clic organici si verificano nella PRIMA posizione. La seconda, infatti, riceve solamente il 15% dei clic.
Essere visibili su Google vuol dire farci trovare per delle parole chiave che riguardano i servizi e prodotti che vendiamo. Attraverso il mio blog ad esempio, vendo itinerari su misura per famiglie su Londra. Mi troverete in prima posizione in prima pagina su Google per la keyword ‘Londra con bambini’ che è quella per cui voglio essere trovata.
E vi assicuro che pur senza spendere un centesimo in ads, essendo in prima posizione gli utenti si fidano di me, e acquistano i miei itinerari.
Ecco perchè la SEO è un ottimo investimento: vi garantisce traffico in entrata gratuitamente.
Farsi trovare non significa che qualcuno cerca in Google il nome del vostro brand/business.
Se risultate nei primi risultati vuol dire semplicemente che Google ha associato il nome del tuo brand a un sito, tutto qui.
Questo non vuol dire ottimizzare un sito per la SEO.
COME FUNZIONA GOOGLE
Nessuno conosce il funzionamento dell’algoritmo di Google (se non Google stessa). La SEO non è una scienza esatta, ma si basa su procedimenti empirici, di prove e test, analizzate da blogger e specialisti SEO di tutto il mondo per cercare di dare una guida alle best practices, per ottimizzare un contenuto e un sito e essere visibili tramite le ricerche di Google.
Come si accorge Google di noi e del nostro sito?
Ci sono degli spider, dei piccoli bot che sondano tutta la rete alla ricerca di contenuti. Questo è il crawling e cioè l’attività di scansione di tutte le pagine di un sito.
Questa fase riguarda l’indicizzazione di un sito: una volta che il sito è indicizzato vuol dire che Google lo ha inserito e archiviato nelle sue liste. Come questo contenuto venga archiviato si basa su moltissimi fattori, che vedremo più avanti.
E’ possibile quindi aspettare che Google indicizzi il vostro sito, ma non si sa con esattezza quanto tempo ci voglia, oppure, potete sottoporre una sitemap a Google per velocizzare il tutto.
In quale ordine poi questo contenuto venga mostrato riguarda invece il posizionamento.
COS’È IL POSIZIONAMENTO SEO?
Il posizionamento SEO – altrimenti detto ranking – è il risultato di una serie di fattori un valore che indica la posizione media delle pagine di un sito sui motori di ricerca per specifiche parole chiave. Tanto più questo valore è piccolo, tanto più il posizionamento SEO è elevato.
L’obiettivo di chi fa SEO, infatti, è quello di ottenere la primaposizione nella SERP (Search Engine Result Page è la pagina dei risultati sul motore di ricerca) per una vasta gamma di parole chiave.
Per controllare il livello di indicizzazione del vostro sito e le parole chiave per cui gli utenti arrivano sul vostro sito potete utilizzare Google Search Console, che è un tool gratuito
COME SI OTTIMIZZA UN SITO IN OTTICA SEO
Per quel che mi riguarda, io lavoro sempre dividendo il lavoro in due fasi:
ricerca, analisi e pianificazione: ricerca delle keyword con un buon traffico e poco competitive, per cui un brand anche piccolo possa riuscire a posizionarsi. E poi ancora, creazione di un piano editoriale e un’analisi della struttura del sito, che andrà ottimizzata. Questa parte, fondamentale, riguarda la SEO audit del tuo sito, che serve per analizzare punti di debolezza del tuo sito.
Le fase dell’implementazione tecnica: tutte quelle attività operative per far sì che un sito sia facilmente leggibile dai motori di ricerca, e tutte quelle tecniche che alo aiutino a posizionarsi. Rientrano in queste lavorazioni le ottimizzazioni On-Site, On-page, Off-Page nonchè la Local SEO.
ESISTONO 3 DIFFERENTI TIPOLOGIE DI PAROLE CHIAVE
Abbiamo visto come la SEO serve per farci trovare dagli utenti che stanno cercando qualcosa online.
Devono quindi soddisfare un bisogno.
Ed è importantissimo capire in quale fase del customer journey il tuo cliente ideale è quando approda sul tuo sito. Perchè se non capiamo questo, non utilizzeremo le keywords adatte ad interpretare un bisogno specifico, in una determinato momento del percorso che un cliente fa prima di acquistare online:
Esistono infatti 3 diverse tipologie di parole chiave:
Keyword informazionali
Keyword transazionali (o commerciali)
Keyword navigazionali (o del brand)
Keyword informazionali
In questo caso le keyword si rivolgono a un potenziale cliente che non è ancora pronto all’acquisto: siamo infatti all’inizio del customer journey. L’utente sta navigando in internet alla ricerca di informazioni, consigli o chiarimenti per risolvere un problema e non ha ancora trovato una soluzione o una via di uscita.
Keyword transazionali
Il potenziale cliente ha più chiaro quali sono i suoi bisogno: le sue ricerche in questo caso saranno specifiche, perchè si è già informato ed è ora pronto all’acquisto.
Keyword navigazionali
Il potenziale cliente conosce già il nome del brand, probabilmente sta confrontando prezzi e caratteristiche con altri stessi prodotti di altri brand.
Facciamo un esempio così risulterà più chiaro:
cosa serve per correre è una parola chiave di tipo informazionale
scarpe da corsa nike è una parola chiave di tipo navigazionale
migliori scarpe da corsa è una parola di tipo transazionale
COSA SIGNIFICA SEO ON SITE
L’ottimizzazione on site riguarda tutti i fattori che riguardano la struttura e funzionamento del sito e dalla struttura e contenuti delle pagine.
L’obiettivo finale della SEO on site è:
fare in modo che i motori di ricerca capiscano di cosa tratta un una pagina web,
associarla rispetto a una determinata query di ricerca (e quindi un insieme di parole chiave utilizzate per eseguire quella ricerca)
e dargli un punteggio, per definire in quale ordine mostrarla nella SERP.
L’ottimizzazione SEO on site riguarda quindi:
Anzianità del dominio
Architettura
Hosting
Anzianità e stabilità del dominio
Più un dominio è anziano e più è autorevole. Come il vino.
Questo significa che il dominio può influire sui risultati della SERP. Ma non è l’unico valore che Google tiene in considerazione.
Ad esempio: nel mio blog parlo principalmente di Londra, ma mi sono posizionata in prima pagina e davanti a blog più anziani del mio (e quindi con un dominio più autorevole) anche con un contenuto sulla Sardegna.
Questo ve lo dico perchè a mio parere, Content è ancora the king.
Architettura del sito
La struttura con cui sono organizzati i contenuti è fondamentale. Quanto più un contenuto si trova lontano dalla home page e tanto meno risentirà della link juice (il valore di una pagina).
Sulla struttura del sito influiscono anche i link interni, la correzioni di eventuali link rotti o di pagine di errore (4040) e i metadata.
Una struttura del sito influisce anche sulla user experience, e cioè sull’esperienza dell’utente sul tuo sito. Se hai fatto un ottimo lavoro sui contenuti, ma l’utente non riesce a trovarli sul tuo sito perchè è stato disegnato male, se ne andrà via e non tornerà più.
Il tempo di permanenza di un utente all’interno di un sito e nello specifico su una pagina è un fattore che influisce sulla SEO. Segnala a Google che quel contenuto è interessante e Google lo può rilevare (avendo accesso a tutti i dati dei nostri siti tramite Google Analytics).
Autorevolezza
Google assegna un punteggio ad ogni pagina che c’è nel web. Maggiore è l’authority di una risorsa, tanto più alte sono le possibilità che il suo contenuto si posizioni per una o più keywords.
Questo valore è il Page Rank, che di fatto non esiste più, perchè ci sono stati negli anni diversi tentativi di manipolarne il valore. Per dare un valore ad un sito web, alcune aziende hanno creato degli algoritmi proprietari.
Tra i più famosi possiamo citare PA e DA di Moz (Page Authority e Domain Authority), UR e DR di ahrefs (URL Rating e Domain Rating), ZA di Seozoom (Zoom Authority).
Velocità del sito
La velocità del tuo sito è un fattore di ranking. Vista l’altissima percentuale di ricerche effettuate da mobile, la velocità di caricamento è diventata di importanza fondamentale.
La velocità di caricamento dipende da diversi fattori: il tema scelto, le immagini, le varie animazioni e la presenza di video. E per ultimo, ma non per importanza, la scelta dell’hosting.
Cos’è l’hosting?
E’ lo spazio fisico su cui risiede il tuo sito.
Cerca un hosting affidabile e con un servizio di customer care 24/7. Io utilizzo Siteground e dopo anni che sono con loro e aver provato la loro professionalità, posso davvero consigliarlo.
Consiglio: utilizzare un sistema di cache, lato server o lato client, aiuta parecchio a rendere il sito più veloce.
COSA SIGNIFICA SEO ON PAGE
Con il termine SEO on page si fa riferimento all’attività di ottimizzazione delle pagine e articoli del tuo sito.
Ma prima di parlare di cosa devi fare per ottimizzare il contenuto di pagine e post, parliamo della cosa più importante: il CONTENUTO.
‘Content is the King‘ aveva predetto Bill Gatesn nel 1996 ed è ancora vero.
Perché Google ha tutto l’interesse a mostrare il contenuto più rilevante per un utente. Quindi solo il contenuto migliora arriva per primo.
Questo significa che devi impegnarti molto, ma anche che nulla è impossibile.
La SEO non è diversa da qualsiasi altra abilità: se c’è costanza li otterrai.
Qui di seguito i principali:
Title, H1, H2..
Alt Text immagini
URL
Meta description
link interni
link esterni
Title
E’ importante che il titolo contenga le parole chiave e non sia troppo lungo.
Per ogni pagina deve essere presente solo un H1, ma possono essere presenti più H2, H3 (non andrei oltre H4).
Organizzate il contenuto per sottotitoli (H2 e H3) per facilitare la lettura.
Alt Text Immagini
Tutte le immagini presenti sul tuo sito vanno salvate con la parola chiave come nome prima di essere caricate come media. Devono inoltre avere sempre l’Alt Text, cioè la descrizione dell’immagine.
Non significa dare un nome alla foto, ma descriverla come se lo steste facendo a un cieco.
URL
Anche le url devono contenere le parole chiave e non devono essere troppo lunghe. Consiglio inoltre di NON utilizzare il formato data per i vostri post, perchè quello potrebbe influire sulla SERP (Google potrebbe considerare quel contenuto non più fresco e aggiornato e quindi auterovole)
Meta Title e Meta Description
Il meta title è il “titolo” del risultato che appare sulla SERP e, normalmente, non va oltre i 70 caratteri. La meta description, invece, è la descrizione (non supera i 155 caratteri) del contenuto della pagina.
Attenzione la meta description influisce sul CTR, che è un fattore SEO: deve essere accattivante e deve invogliare chi legge a cliccare sulla vostra pagina piuttosto che su un’altra
Link Interni
E’ importantissimo collegare ogni pagina all’altra per far capire al motore di ricerca come sono organizzati i contenuti e i temi del vostro sito.
Link Esterni
I cosiddetti ‘backlink’ e cioè tutti quei link in entrata che puntano verso il vostro sito. Se questi link arrivano da una fonte autorevole e pertinente con i temi del tuo sito, saranno un valido aiuto per far crescere il tuo Page Rank.
Non dimenticare di linkare anche a risorse esterne autorevoli. Anche questo è un segnale a Google che sei consapevole che ciò che c’è sul tuo sito sia di valore.
Cosa è la local SEO?
La local SEO si occupa delle ricerche locali ed di rendere un’attività visibile all’interno di una specifica area geografica.
Viene incontro alle ricerche fatte da mobile dove il ‘vicino a me’ anche quando viene omesso, viene incluso nei risultati di ricerca.
La geolocalizzazione influisce sui risultati che otterrete in SERP.
I business local, possono quindi ottimizzare la loro presenza online per le ricerche fatte da utenti nella loro area geografica.
Devono inoltre avere attivo e aggiornato, la scheda di Google My Business, per poter comparire nei risultati di ricerca locale per determinate parole chiave, nella mappa di Google.
Parleremo più approfonditamente del local SEO in un post dedicato.
Intanto però, se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di scaricare la SEO blog post checklist, che vi servirà per ottimizzare i post in ottica SEO.
Questo articolo contiene link di affiliazione per prodotti/servizi che mi sento di consigliare e di cui sono soddisfatta. Questo significa che per ogni acquisto che farai partendo da questi link, le aziende riconosceranno al mio blog una piccola commissione (chiaramente senza alcun sovrapprezzo per te che acquisti!).
Le affiliazioni sono un modo in cui tu lettore puoi sostenere un blog in cui credi.
Ulteriori informazioni sulla mia politica sulla privacy qui.
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2020/06/SEO-cosè_-Guida-SEO-per-piccoli-business.jpg788940Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2020-06-01 17:44:512021-03-27 09:35:50SEO cos’è? Guida SEO per piccoli business
The third Monday of January, the most depressing day of the year, was born in 2005 from an idea attributed to psychologist Cliff Arnall, a professor in Cambridge. Since its creation, Blue Monday has allowed numerous companies to carry out Instant Marketing promotional campaigns during the month of January. The period, in fact, is not particularly suitable for making sales due to the large expenses incurred by consumers during the Christmas holidays and the distance from other occasions. But what is Blue Monday? And how can you use it as business owner? Here are 6 empowering strategies for Blue Monday Marketing.
WHAT IS BLUE MONDAY?
In reality, Blue Monday as the “saddest day of the year” doesn’t exist.
In 2005, Dr Cliff Arnall worked out how a variety of factors – including debt and weather – come together in perfect sync on a certain Monday in January of every year.
As the days get darker, and the more you wake up before the sun even rises, you might start feeling a persistent low mood or lack of energy. You may be struggling to concentrate and it’s possible you may even find less pleasure doing your usual activities.
Despite there isn’t a scientific true for the Blue Monday, an accumulation of different external factors common in the month of January are likely to affect the mood.
WHEN IS BLUE MONDAY IN 2021?
The Blue Monday in 2022 is the 22h of January.
And it is one of the best examples of instant marketing!
Looking for ideas on how you can beat the “Blue Monday” blues together with your audience too? Here are six tips!
6 STRATEGIES FOR BLUE MONDAY MARKETING
1. Thank your loyal customers
It’s important not to forget about the loyal customers and this is the right moment to tell them how you appreciate them.
How?
Include a thank you note with every order
Just send a thank you email to put a smile on their face
Send them an exclusive offer
2. A present
Give them some content for free. Blue Monday is an excellent opportunity to generate new leads offering a freebie to download. Give them valuable content (an e-book, webinar or gadget along with a purchase) to win their attention and trust.
3 A special event to cheer up a day
Why don’t create a happiness experience for prospect customers?
Staples, the international office supplies brand, help a pop up experience in London for office workers to visit from 8am to 4pm. Visitors will be treated with massages, snakes, cuddles, and a super-size doodle wall.
4 Offer free shipping for a day
Free shipping is one of strongest customer magnets of all.
When you offer free shipping, your product and price need to be exactly what the customer is looking for to make the purchase. If your product seems attractive to a customer and it’s at a fair price, you’ll be more likely to get a sale.
You can offer free shipping on minimum order value (this is the most popular option), but plenty of companies provide unconditional free shipping on all orders, just for the Blue Monday.
Or you can make it very special!
Last year some lucky Londoners who signed up online, had a home delivery service by alcoholic drink brand, Aperol Spritz.
5 Host a contest
Invite your audience to cheer up the day with something. Vodafone for example, asked for some recommendations for the ultimate #BlueMonday playlist.
The prize doesn’t have to be anything big and costly either
Competitions are a sure way to entertain your audience,
6 Inspire rather than just sell
Some of your customers might not be in the mood to purchase anything on Blue Monday. With their mood already low, pushing them to buy something anyway might only annoy them even further.
So what else can you do on “Blue Monday” to engage with your audience?
Plenty of things – share your favourite playlist, a funny picture of you and your staff or write about your latest achievement (and encourage your audience to share theirs).
What was supposed to be a one-time marketing stunt, turned out to outlive in popularity the company that invented “Blue Monday” as Sky Travel channel was closed in 2010.
The end of the year is the perfect time to set goals for the year ahead and to reflect on your business’s progress over the past year. You may have plans to eat more veggies, find time to read every day, exercise more, or finally take that trip you’ve been talking about forever. For business owners, making new year’s resolutions can significantly impact their success. These top new year’s resolutions for a small business are designed to help you do both: strike a better work-life balance and increase your business success in the new year.
1. COMMUNICATE BETTER AND CONSISTENTLY
Essentially, turn your focus to quality over quantity. Engagement is far more important then just filling out your Facebook page. Respond to comments on your posts, focus on posting interesting, timely information that encourages your audience to interact with you or share your content, leave comments and like content on other pages.
If you still don’t have one, you should hire a marketing expert or take the time to create a marketing plan on your own. And this point take us to the second tip.
2. LEARN TO DELEGATE
There are plenty of overall benefits to delegation when you’re running a small business and delegation is the key to a healthy work-life balance. It also helps you achieve more and it allows you to produce higher quality work in critical areas.
It prevents also to driving your car till it runs out of gas. Trying to do too much can definitely lead to burnout.
Your valuable energy and time must be focused on working on your business rather than in it.
Delegation is the key to a healthy work-life balance.
Besides, delegating, it saves you time.
There are so many things to do, it’s easy to delude ourselves that we need to do all of them.
3. MAKE A BUSINESS PLAN
Planning is vital if you want a healthy, growing business.
You can go the old school paper route and find a planner to use. If you prefer to keep things digital, check out some of these goal tracker apps.
Think about what you’d like to see your business become.
Include goals both personal and professional you’d like to achieve.
Set aside time each month to review, adjust, and look forward.
Use a plan as a motivator to stay on track with goals throughout 2020.
Goal setting is a valuable habit if the goals lead to success rather than distress.
It’s fine to have long term dreams – but in the short run, you should have regular mile stones as well.
To make sure your goals are clear and reachable, each one should be:
Specific (simple, sensible, significant).
Measurable (meaningful, motivating).
Achievable (agreed, attainable).
Relevant (reasonable, realistic and resourced, results-based).
Time bound (time-based, time limited, time/cost limited, timely, time-sensitive).
5. TAKE CARE OF YOUR WEBSITE
Most consumers are looking online for information that will help them make smarter purchasing decisions. In fact, according to the eCommerce Foundation, 88% of consumers will research product information before they make a purchase online or in the store.
Your company’s website is your digital storefront, your hub. If you want your company to be successful in the modern marketplace, you’ve got to have a professional website. Your website is the backbone of your business: if not mobile friendly, SEO optimised, can consume all of your digital marketing efforts.
Take an objective look at your existing website — are the calls to actions visible in every page? Are relevant SEO keywords integrated when possible, so search engines can find you?
6. LEARN SOMETHING NEW
In order to run a successful business, you need to constantly learn new things and keep updated. Especially with this fast changing online world, you may need to learn about new social platforms, marketing strategies or even your own customers.
Learning something new is also an important part of achieving a healthy work-life balance and increasing your business success.
7. FIND TIME TO NETWORKING
One of the key practices to making any business a success, is create relations in the offline world. Networking allows entrepreneurs to connect with a wealth of customers and suppliers, building a bank of connections.
Whether you’re comfortable with networking or not, remember it could be a vital ingredient to your business success.
Look for networking events in your local area, and take advantage of the technology.
Social platforms such as LinkedIn and Instagram allow you to become familiar and friendly with other businesses in your area and beyond. Remember, you can’t completely replace a face-to-face relationship.
8. SELF CARE
It’s so important to take the time to recharge, to take good care of your body, mind, and soul every day.
Self-care is something we very often overlook. Most of us are busy, have stressful jobs, or are too consumed with technology to make time for ourselves. Me-time is usually last on the agenda.
But, a healthy work-life balance is related to your small business’s success.
Write time regularly into your schedule to “meet with yourself” and stick to that commitment. If you won’t invest in yourself, who will?
I hope these tips might help and guide you throughout the year, so you’ll have more energy to put into your business and make it the success you deserve.
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/BUSIESS-TIPS.jpg10801920Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2019-12-17 10:25:032019-12-28 16:49:30New year’s resolutions for a small business
To start your own business, you need a solid plan. But most of all, you should maintain a ‘can do’ attitude as you will step into the arena of this competitive world. You will get out from your comfort zone.
I don’t know what is the reason. Maybe you are on maternity leave, and you are looking for a better work life balance. Or maybe, you have a strong passion and know that being self-employed is right for you.
Whatever your reasons for going solopreneurs, it is better to start small and then scale your business later. I know it is really hard to do everything yourself, but it saves you a lot of money when you are just starting out.
HAVE SAVINGS
I think you will agree with me on this one. Your business will not make money immediately so you need to have some savings.
I had very little savings, but I did have (and still do) a supportive partner who knew that for some time me he would have to taken the burden of our household bills.
I’d recommend building your savings for at least 6 months: this should give you a cushion.
You need time to market yourself, potential clients to discover you, plus allow for any time difference between working and getting paid.
MAKE A BUSINESS PLAN
This is very important because it will guide you through the path. Where do you see your business in 1 tear? And in 5 years?
To write the perfect plan, you must know your company, your product, your competition and the market intimately.
You have to research, research. research.
Know your market.
This took me lots of time but it is time well spent.
I’m a digital marketing consultant that also offers website design and SEO. In my immediate area, I know there are many companies and freelances doing the same thing. Anyway, I don’t believe are we all chasing the same clients.
WHAT PROBLEM YOUR BUSINESS SOLVE?
I started my own business because I realised that small businesses don’t know that they can sell more thanks to the online marketing.
They have a website but they don’t know how to analyse the traffic to sell more, or how to use social media to engage and giving a better customer care to their customers.
You need to invest in your digital presence if you want your business to stand out from the competition. If it doesn’t, there’s a good chance that potential customers will stroll right past your business and on to the one that showed up in their most “near me” mobile search.
In fact, over half of “near me” searches result in a store visit.
It isn’t enough to just be present online, you need to be active too. So please keep your social media account updated.
OPTIMISE FOR LOCAL SEARCH
“Near me” searches have increased greatly since the rise of mobile. In fact, one-third of all mobile searches are related to location.
In order to capitalize on these micromoments, you need to optimize your small business’s presence for local searches.
NETWORKING
Tell everyone, ask people to go for coffee.
Don’t just say what your business do, but how you can help.
On Instagram I always find smart women I am happy to get in contact.
Maybe you can’t work together, but she maybe knows someone that needs your help.
This is also a good way just meet up for lunch as often being an entrepreneur, means solitude. I work infinitely better at home, without distractions, however I need to have human contact at least once a week.
Looking for more advice? Drop me an emailand let me know what questions are on your mind.
https://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/BUSIESS-TIPS.jpg10801920Francesca Sparacohttps://www.sparkylab.co/wp-content/uploads/2019/11/sparkylab_logoweb.pngFrancesca Sparaco2019-12-01 21:29:202019-12-01 21:29:20How to start your own business
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Facebook Ads: cosa fare e cosa non fare
Avrai notato tu stesso, se hai una pagina aziendale o del tuo blog, che la reach di un post senza link (verso l’esterno, ad esempio al tuo sito o al tuo blog) raggiunge sempre più persone. La reach organica delle pagine aziendali di Facebook è in continua discesa, ma Facebook non è un social media morto anzi.
E su quale social media puntare allora? Facebook o Instagram?
Non c’è una risposta valida per tutti!
Dipende in quale momento del customer journey raggiungi il tuo potenziale pubblico.
Facebook è full funnel ovvero serve a catturare il cliente in tutta la sua fase di acquisto (customer Journey).
Instagram, invece, essendo molto visual e d’impatto, è utile nella fase di brand awareness.
Quindi, sappiate che non c’è una sola risposta, se non che dipende da quali sono i vostri obiettivi!
FACEBOOK ADS # 1. NON SPONSORIZZARE UN POST SUGGERITO DA FB
Quando crei un post non ci sarebbe niente di più facile che sponsorizzare il post che ti suggerisce Facebook, impostare una campagna automatica a soli 5€, ma non ne vale la pena.
Cosa fare allora: scegli invece di impostare il tuo post sponsorizzato dal Fb Business Manager.
Da qui puoi anche scegliere di sponsorizzare un post già pubblicato (sia su Fb che su Ig) ma con molte più possibilità di scelta e di definizione del tuo target.
Inoltre in questo modo avrei un report dettagliato e maggior chiarezza su come stai spendendo i tuoi soldi. Inoltre facendo così, puoi trasferire tutto l’engagement sotto un unico post che compare anche nel feed o nella pagina.
FACEBOOK ADS # 2. ATTENTO AGLI ORARI
Non lanciare la tua campagna in un qualsiasi orario del giorno.
Le tue campagne Facebook sono in esecuzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, raggiungendo il pubblico di destinazione indipendentemente dall’ora o dal giorno della settimana?
Durante l’analisi degli account degli annunci di Facebook, ho notato che ci sono sempre alcuni giorni e ore che performano meglio di altre.
FACEBOOK ADS # 3. NON IMPOSTARE UN BUDGET GIORNALIERO
Quando imposti la tua campagna / annuncio puoi scegliere tra due opzioni: Budget giornaliero o Budget totale.
Cosa fare: selezionare il budget totale è l’opzione migliore sopratutto quando hai poco budget e hai bisogno di controllare e ottimizzare la spesa.
Con il budget totale lasci a Facebook la possibilità di lavorare sui target che funzionano meglio indipendentemente dalla spesa giornaliera, sapendo però che non sforerai il tetto di spesa massimo.
Ciò significa che Facebook si adeguerà e spenderà la maggior parte dei tuoi soldi quando colpirà la maggior parte delle persone.
FACEBOOK ADS # 4. NON INSERIRE TESTO NELLE IMMAGINI
Esiste una regola del 20 percento per l’uso del testo sulle immagini su Facebook.
Trovi una griglia con le specifiche quando sei nell’ultima parte dedicata alla creazione del post. Questa regola ora non è più così ferrea, tuttavia l”inserimento di testo potrebbe diminuire la copertura di un post. Mi e’ capitato diverse volte di dover spegnere un ad e caricare un nuovo visual perchè non stava performando bene.
Inoltre se ci fosse troppo testo, il post potrebbe addirittura essere rifiutato da Facebook.
FACEBOOK ADS # 5. IMPORTANZA DI VISUAL E COPY
Cosa fare: fai in modo che titolo e messaggio siano in sintonia, e che comunichino l’obiettivo della tua campagna.
Attenzione al formato delle immagini: imposta quello giusto in base a dove verrà visualizzato. 16:9 (formato cinema – ad esempio i video di Youtube) verso 9:16 (formato delle Stories su Instagram) o 1:1 il classico post immagine di Facebook.
E segui queste indicazioni per il miglior formato:
AD CON IMMAGINI:
Titolo: 25 caratteri
Descrizione del link: 30 caratteri
Testo del messaggio: 125 caratteri
Obiettivi della campagna: tutti tranne le visualizzazioni video
VIDEO ADS:
Titolo: 25 caratteri
Descrizione del link: 30 caratteri
Testo del messaggio: 125 caratteri
Obiettivi della campagna: tutti tranne le vendite del catalogo
FACEBOOK STORIES:
Testo: nessun conteggio caratteri impostato. Cerca di lasciare 250 pixel senza testo nella parte superiore e inferiore dell’annuncio.
Obiettivi della campagna: engagement, messaggi, vendite di cataloghi, traffico verso il sito
FACEBOOK CAROSELLO (con più immagini):
Titolo: 25 caratteri
Descrizione del link: 20 caratteri
Corpo del testo: 125 caratteri
Obiettivi della campagna: tutti tranne engagement e video.
FACEBOOK ADS # 5. DYNAMIC ADS
Non aggiungere solo un’immagine.
Non sai quale immagine funziona meglio sul tuo target?
Ha tre o più immagini e non sai quale scegliere?
COSA FARE: Puoi impostare il dynamic ad (è un’opzione che ti offre Facebook quando stai creando la parte creativa del post); in questo modo puoi caricare fino a 6 immagini e cinque opzioni di testo, e Facebook li combinerà in base a quelli che performano meglio e che raggiungono più pubblico.
COSA FARE: Se sei un negozio online, con diversi brand e prodotti, puoi utilizzare la funzione carosello: in questo modo chi vede il post sponsorizzato, può scorrere tra le diverse immagini
FACEBOOK ADS # 6. NON PERDERE DI VISTA IL TUO PUBBLICO
La scelta del target è la parte più importante della tua campagna.
Quindi usalo saggiamente.
COSA FARE: sii molto selettivo nel tuo targeting. Quando imposti il pubblico, Facebook ti da una stima di persone che puoi raggiungere. E una barra a colori, dal rosso (che significa che è troppo selettivo) al verde, che significa che è ampio. L’asticella deve stare in mezzo, nè troppo ampio, nè troppo ristretto.
Se vedi che il campione è troppo ampio, restringilo con l’aggiunta di interessi. Sparare a caso nel mucchio non conviene e perdi solo denaro.
Se imposti bene il tuo pubblico, il tuo post sponsorizzato sarà mostrato solo a chi è molto interessato in ciò che proponi e quindi più facilmente si trasformerà in cliente.
FACEBOOK ADS # 7. NON SCRIVERE TROPPO
Non devi scrivere un romanzo per fare in modo che il tuo potenziale cliente veda e si soffermi sul tuo post. DO – Cosa fare: Scrivi il giusto, arriva al punto. Offri qualcosa in cambio, invogliali a cliccare sul tuo post. Le persone spesso hanno bisogno di un incentivo.
Come aumentare le visite al tuo sito web: la guida essenziale
Tuttavia, far arrivare traffico al tuo sito, non è il tuo obiettivo ultimo. Perché se sei un business, quello che conta per te non è la curva delle visite da Google Analytics, ma il fatturato.
Il fatturato oggi passa attraverso la tua presenza online: perché il consumatore è diventato attento e anche se hai un negozio fisico, prima di acquistare si informa online. E se non hai un negozio, il tuo potenziale cliente può conoscerti tramite i social, ma poi per capire meglio chi sei e cosa fai, viene a guardare il tuo sito internet, la tua casa online.
E tu, dovresti essere tanto bravo, da non farti perdere questa occasione: chi passa dal tuo sito, non dovrebbe andarsene così senza lasciare il segno… senza che sia diventato un lead.
Cos’è un lead? Un individuo che ha mostrato interesse in ciò che fai o di ciò di cui parli e ha condiviso con te delle informazioni, come l’indirizzo email.
Quindi torniamo al punto di partenza: un utente deve arrivare al tuo sito web.
Ma come aumentare le visite al tuo sito web? Nel post vediamo insieme quali sono le tecniche più diffuse e più performanti.
Cosa troverei in questo post:
RENDI IL TUO SITO VISIBILE SU GOOGLE CON LA SEO
Che cos’è LA SEO? La SEO è l’acronimo di Search Engine Optimisation, significa quindi letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca.
Essere visibile però non significa solo essere indicizzato: se il nostro sito compare in quarta o quinta pagina non lo vedrà nessuno. Oltre l’80% di chi fa una ricerca online si ferma alla prima pagina.
Per comparire in prima pagina è necessario avere una strategia SEO: fare una ricerca su keywords che corrispondono agli stessi termini di ricerca per cui i tuoi utenti stanno cercando i tuoi prodotti o servizi.
Potrebbe interessarti anche: Guida SEO per piccoli business.
Selezionate accuratamente le keyword: dovrete scegliere le parole chiave con un buon traffico di ricerca ma poco competitive. Questa regola vale per tutti i settori, ma in particolare se vi confrontate con un mercato competitivo o il vostro sito è giovane.
Verifica lo stato di visibilità del tuo sito con Google Search Console, uno strumento gratuito di Google.
Se sei invece un business locale, assicurati di aggiungere la tua piccola attività con Google my Business così da apparire nelle mappe di Google.
Presta attenzione ai titoli dei tuoi post: lo sapevi che l’80% della scelta di continuare a leggere un articolo è determinato dal titolo?
Ci vuole tempo per iniziare a vedere dei risultati con la SEO. Però, una volta ottimizzato il tuo sito e i tuoi articoli, potrai ottenere traffico gratuito dai motori di ricerca.
Alcuni parti della SEO sono tecniche e se non volete sprecare tempo ed energie, dovreste esternalizzare questo aspetto a qualcuno di competente.
Perché l’utente che atterra sul vostro sito tramite delle parole chiave è molto interessato agli argomenti che trattate e potrebbe essere un potenziale cliente.
CORRELATO: Perchè la SEO serve per far crescere il tuo business.
Non sai se il tuo sito o blog è ottimizzato per la SEO? Richiedi il mio servizio TAGLIANDO per un audit del tuo sito o blog.
EMAIL MARKETING
La newsletter è un importante mezzo, a costo zero, per coinvolgere i tuoi lettori e potenziali clienti e farli tornare sul tuo sito. L’email marketing viene spesso citata come la forma più redditizia di marketing online.
Ma come faccio a crearmi una mailing list di utenti interessati ai miei contenuti?
Sfrutta altri canali, come i social per promuovere la tua newsletter.
Una volta che un utente arriva sul tuo sito devi fare in modo che non vada via senza averti lasciato il suo indirizzo email.
Ma come?
Creando ad esempio dei lead magnets, dei contenuti gratuiti, che lui possa scaricare lasciandoti in cambio la sua mail.
Attenzione però: non iniziate a inviare una mail al giorno e a spammare la casella di posta. Perché in questo modo non solo abbasserete l’indice di apertura delle vostre mail, ma anche correrete il rischio che i tuoi utenti annullino l’iscrizione.
BLOGGING
Creare contenuti di valore è un’occasione in più per farsi trovare online e portare traffico al tuo sito.
Cerca di avere un sito veloce, ottimizzato per mobile e in cui la condivisione dei tuoi post sia facile: in questo modo puoi aumentare le possibilità che il tuo articolo venga condiviso nei social media.
E se avete un sito aziendale, corporate o un e-commerce?
Anche e soprattutto in questi casi, creare un blog all’interno del vostro sito può portare traffico: perché se create dei contenuti interessanti, e li promuovete (vediamo dopo come) porterete traffico al vostro sito.
L’importante è che seguiate un piano editoriale e che non pubblichiate articoli che non sono interessanti per la vostra nicchia.
Puoi inoltre utilizzare il tuo blog per ospitare delle interviste, di influencer o di esperti del tuo settore.
Puoi ospitare all’interno del tuo blog un articolo scritto da qualcun altro, un esperto in un ambito specifico che può interessare il tuo pubblico.
Con molta probabilità condivideranno l’articolo attraverso i loro canali e questo può aumentare le possibilità di essere visto.
LISTE E DIRECTORIES
Le pagine gialle di una volta ora sono online: cerca online se esistono delle associazioni di categoria, oppure delle liste relative al tuo campo sul territorio.
I collegamenti al vostro sito internet da una directory web non sono più così influenti come una volta, dal punto di vista SEO. Secondo Moz, le directory web e le citazioni locali influiscono ancora, anche se in maniera meno determinante, sui risultati dei motori di ricerca.
Ma le liste possono essere comunque una fonte di traffico preziosa: e non limitarti agli elenchi online.
Cerca le pubblicazioni offline in cui il suo sito o la tua attività potrebbe comparire.
Ci sono diversi elenchi online, la maggior parte dei quali sono a pagamento: prima di investire del denaro sulle liste però vi consiglio di controllare quanto traffico potrebbe arrivarti da quel sito e in che modo devi pagare, se una quota fissa o in base ai click ricevuti.
ADS
Sponsorizza il tuo sito o i tuoi articoli con Google AdWords, Facebook, Instagram, Pinterest o Linkedin.
I contenuti sponsorizzati con Google Adwords, sono quelli che vedi nella parte superiore dei risultati di ricerca. Capisci che sono dei contenuti a pagamento perché accanto al titolo c’è scritto ‘Ann.’
Se il tuo sito è appena nato, per dare un pò di boost iniziale, sicuramente è utile sponsorizzarlo.
Con Google Adwords avrete un costo per click e si basa sulle parole chiave che inserite e per cui vorrete comparire tra i primi risultati. E’ importante non targhetizzare parole chiave troppo competitive, altrimenti nessuno arriverà a cliccare sul vostro sito.
Altro modo per sponsorizzare i propri contenuti, è Facebook, che grazie alle informazioni raccolte gratuitamente attraverso la nostra condivisione di interessi, ha creato di ognuno di noi un profilo molto dettagliato.
Le sponsorizzazioni con Facebook possono essere molto utili per aumentare la visibilità del tuo sito e portare traffico. L’importante è impostare il giusto obiettivo quando si crea una campagna all’interno del Business Manager di facebook.
Il vantaggio di Facebook, Pinterest, Instagram e Linkedin è che puoi indirizzare il tuo pubblico in modo abbastanza specifico, il che significa che il ritorno sull’investimento è migliore rispetto ad altre forme di pubblicità. Hai inoltre la possibilità di effettuare il remarketing alle persone che hanno già visitato il tuo sito e che quindi hanno già mostrato un interesse.
SOCIAL MEDIA
Puoi indirizzare un notevole traffico attraverso i tuoi social media.
Oggi crescere il proprio seguito sui social media organicamente è diventato difficile e inoltre la visibilità stessa dei vostri post, in particolare per i post della pagina Facebook, è ridotta. Considerate che i vostri post raggiungono solo il 10% dei vostri followers e solo con cui mostra interesse e interagisce con la vostra pagina.
La chiave per far crescere il tuo pubblico è avere un profilo ottimizzato per ogni specifico canale. Ricorda, ogni social media ha sue logiche e pubblico. Devi capire dove sta maggiormente il tuo pubblico, e creare contenuti utili e di valore.
È essenziale avere una presenza costante nei tuoi social media: se apri un canale e poi non lo tieni costantemente aggiornato, è meglio non averlo.
GRUPPI FACEBOOK
Come appena spiegato, se è vero che le pagine Facebook offrono sempre meno visibilità a contenuti che portano fuori dalla piattaforma (come i link al proprio sito o blog), la condivisione all’interno di gruppi Facebook può essere invece un ottimo modo per intercettare un pubblico interessato ai nostri contenuti.
Attenzione però: non parlo dei gruppi di condivisione per blogger o altro. Con il mio blog di viaggi ad esempio, trovo molto utile la condivisione dei miei articoli all’interno di gruppi Fb dedicati ai viaggi per bambini.
All’interno di questi gruppi c’è sempre uno scambio attivo e reciproco. Il vostro dovrebbe però essere un intervento puntuale di fronte a una specifica richiesta di un utente. Oppure, l’inserimento del link dovrebbe avvenire seguendo le regole del gruppo. Mi raccomando leggete sempre le regole del gruppo prima di iniziare a riempire di vostri link i gruppi, perché potreste venire bannati.
MEDIA E PR
Le Digital PR sono una strategia di marketing online che ha come obiettivo quello di aumentare la visibilità online. Ci sono diverse agenzie di PR che collaborano con giornalisti, blogger e influencer.
Questa attività ha come obiettivo quello di essere menzionati, all’interno di testate e blog di settore o da influencer per far conoscere il proprio business.
Ci sono anche siti web come HARO (Help A Reporter Out) e SourceBottle che collegano i giornalisti con blogger e collaboratori.
PINTEREST
Una menzione a parte merita Pinterest, che non è un social network ma un motore di ricerca.
Pinterest nasce nel 2010 e negli ultimi anni è esploso: oggi conta oltre 320 milioni di utenti attivi nel mondo.
Pinterest permette di associare un’immagine, un Pin appunto, a un link del vostro sito.
Non servono i 10K di Instagram per poter linkare direttamente il vostro sito: basta solo avere un account business che è pure gratuito.
Pinterest pul diventare parte della vostra strategia di marketing: valutate se il pubblico che lo utilizza combacia con il vostro.
Pinterest è molto utilizzato da donne (i due terzi sul totale) e in modo particolare da mamme.
INFOGRAFICHE
Se ve la cavate con la grafica, ma anche se solo vi piace creare contenuti grafici, potreste sfruttare le infografiche per portare traffico al tuo sito.
Le infografiche funzionano perchè:
VIDEO MARKETING
Molte persone non si rendono conto che YouTube è un enorme motore di ricerca che può essere molto efficace nel guidare il traffico verso il tuo sito web.
Considerate che Youtube ha di fatto surclassato altri motori di ricerca come Bing e Yahoo per quanto riguarda il volume di ricerca.
Se decidi di iniziare un canale YouTube, devi anche qui, individuare una strategia, farti un piano editoriale e postare con regolarità
Prendi in considerazione i tipi di video che potresti creare per pubblicare qui, nonché i video promozionali che potresti realizzare per commercializzare i tuoi servizi su YouTube.
Google indicizza i video nei risultati di ricerca: inoltre puoi inserire i video all’interno del tuo sito per aumentare l’indice di rimbalzo che è un fattore SEO.
Vi è una crescente domanda di contenuti visivi online e il video marketing è un modo per distinguersi dalla concorrenza che potrebbe ancora non farlo.
Come aumentare le visite al tuo sito web: la guida essenziale
Tuttavia, far arrivare traffico al tuo sito, non è il tuo obiettivo ultimo. Perché se sei un business, quello che conta per te non è la curva delle visite da Google Analytics, ma il fatturato.
Il fatturato oggi passa attraverso la tua presenza online: perché il consumatore è diventato attento e anche se hai un negozio fisico, prima di acquistare si informa online. E se non hai un negozio, il tuo potenziale cliente può conoscerti tramite i social, ma poi per capire meglio chi sei e cosa fai, viene a guardare il tuo sito internet, la tua casa online.
E tu, dovresti essere tanto bravo, da non farti perdere questa occasione: chi passa dal tuo sito, non dovrebbe andarsene così senza lasciare il segno… senza che sia diventato un lead.
Cos’è un lead? Un individuo che ha mostrato interesse in ciò che fai o di ciò di cui parli e ha condiviso con te delle informazioni, come l’indirizzo email.
Quindi torniamo al punto di partenza: un utente deve arrivare al tuo sito web.
Ma come aumentare le visite al tuo sito web? Nel post vediamo insieme quali sono le tecniche più diffuse e più performanti.
Cosa troverei in questo post:
RENDI IL TUO SITO VISIBILE SU GOOGLE CON LA SEO
Che cos’è LA SEO? La SEO è l’acronimo di Search Engine Optimisation, significa quindi letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca.
Essere visibile però non significa solo essere indicizzato: se il nostro sito compare in quarta o quinta pagina non lo vedrà nessuno. Oltre l’80% di chi fa una ricerca online si ferma alla prima pagina.
Per comparire in prima pagina è necessario avere una strategia SEO: fare una ricerca su keywords che corrispondono agli stessi termini di ricerca per cui i tuoi utenti stanno cercando i tuoi prodotti o servizi.
Potrebbe interessarti anche: Guida SEO per piccoli business.
Selezionate accuratamente le keyword: dovrete scegliere le parole chiave con un buon traffico di ricerca ma poco competitive. Questa regola vale per tutti i settori, ma in particolare se vi confrontate con un mercato competitivo o il vostro sito è giovane.
Verifica lo stato di visibilità del tuo sito con Google Search Console, uno strumento gratuito di Google.
Se sei invece un business locale, assicurati di aggiungere la tua piccola attività con Google my Business così da apparire nelle mappe di Google.
Presta attenzione ai titoli dei tuoi post: lo sapevi che l’80% della scelta di continuare a leggere un articolo è determinato dal titolo?
Ci vuole tempo per iniziare a vedere dei risultati con la SEO. Però, una volta ottimizzato il tuo sito e i tuoi articoli, potrai ottenere traffico gratuito dai motori di ricerca.
Alcuni parti della SEO sono tecniche e se non volete sprecare tempo ed energie, dovreste esternalizzare questo aspetto a qualcuno di competente.
Perché l’utente che atterra sul vostro sito tramite delle parole chiave è molto interessato agli argomenti che trattate e potrebbe essere un potenziale cliente.
CORRELATO: Perchè la SEO serve per far crescere il tuo business.
Non sai se il tuo sito o blog è ottimizzato per la SEO? Richiedi il mio servizio TAGLIANDO per un audit del tuo sito o blog.
EMAIL MARKETING
La newsletter è un importante mezzo, a costo zero, per coinvolgere i tuoi lettori e potenziali clienti e farli tornare sul tuo sito. L’email marketing viene spesso citata come la forma più redditizia di marketing online.
Ma come faccio a crearmi una mailing list di utenti interessati ai miei contenuti?
Sfrutta altri canali, come i social per promuovere la tua newsletter.
Una volta che un utente arriva sul tuo sito devi fare in modo che non vada via senza averti lasciato il suo indirizzo email.
Ma come?
Creando ad esempio dei lead magnets, dei contenuti gratuiti, che lui possa scaricare lasciandoti in cambio la sua mail.
Attenzione però: non iniziate a inviare una mail al giorno e a spammare la casella di posta. Perché in questo modo non solo abbasserete l’indice di apertura delle vostre mail, ma anche correrete il rischio che i tuoi utenti annullino l’iscrizione.
BLOGGING
Creare contenuti di valore è un’occasione in più per farsi trovare online e portare traffico al tuo sito.
Cerca di avere un sito veloce, ottimizzato per mobile e in cui la condivisione dei tuoi post sia facile: in questo modo puoi aumentare le possibilità che il tuo articolo venga condiviso nei social media.
E se avete un sito aziendale, corporate o un e-commerce?
Anche e soprattutto in questi casi, creare un blog all’interno del vostro sito può portare traffico: perché se create dei contenuti interessanti, e li promuovete (vediamo dopo come) porterete traffico al vostro sito.
L’importante è che seguiate un piano editoriale e che non pubblichiate articoli che non sono interessanti per la vostra nicchia.
Puoi inoltre utilizzare il tuo blog per ospitare delle interviste, di influencer o di esperti del tuo settore.
Puoi ospitare all’interno del tuo blog un articolo scritto da qualcun altro, un esperto in un ambito specifico che può interessare il tuo pubblico.
Con molta probabilità condivideranno l’articolo attraverso i loro canali e questo può aumentare le possibilità di essere visto.
Potrebbe interessarti: Contenuti blog: com trovare idee per i tuoi articoli:
LISTE E DIRECTORIES
Le pagine gialle di una volta ora sono online: cerca online se esistono delle associazioni di categoria, oppure delle liste relative al tuo campo sul territorio.
I collegamenti al vostro sito internet da una directory web non sono più così influenti come una volta, dal punto di vista SEO. Secondo Moz, le directory web e le citazioni locali influiscono ancora, anche se in maniera meno determinante, sui risultati dei motori di ricerca.
Ma le liste possono essere comunque una fonte di traffico preziosa: e non limitarti agli elenchi online.
Cerca le pubblicazioni offline in cui il suo sito o la tua attività potrebbe comparire.
Ci sono diversi elenchi online, la maggior parte dei quali sono a pagamento: prima di investire del denaro sulle liste però vi consiglio di controllare quanto traffico potrebbe arrivarti da quel sito e in che modo devi pagare, se una quota fissa o in base ai click ricevuti.
ADS
Sponsorizza il tuo sito o i tuoi articoli con Google AdWords, Facebook, Instagram, Pinterest o Linkedin.
I contenuti sponsorizzati con Google Adwords, sono quelli che vedi nella parte superiore dei risultati di ricerca. Capisci che sono dei contenuti a pagamento perché accanto al titolo c’è scritto ‘Ann.’
Se il tuo sito è appena nato, per dare un pò di boost iniziale, sicuramente è utile sponsorizzarlo.
Con Google Adwords avrete un costo per click e si basa sulle parole chiave che inserite e per cui vorrete comparire tra i primi risultati. E’ importante non targhetizzare parole chiave troppo competitive, altrimenti nessuno arriverà a cliccare sul vostro sito.
Altro modo per sponsorizzare i propri contenuti, è Facebook, che grazie alle informazioni raccolte gratuitamente attraverso la nostra condivisione di interessi, ha creato di ognuno di noi un profilo molto dettagliato.
Le sponsorizzazioni con Facebook possono essere molto utili per aumentare la visibilità del tuo sito e portare traffico. L’importante è impostare il giusto obiettivo quando si crea una campagna all’interno del Business Manager di facebook.
Il vantaggio di Facebook, Pinterest, Instagram e Linkedin è che puoi indirizzare il tuo pubblico in modo abbastanza specifico, il che significa che il ritorno sull’investimento è migliore rispetto ad altre forme di pubblicità. Hai inoltre la possibilità di effettuare il remarketing alle persone che hanno già visitato il tuo sito e che quindi hanno già mostrato un interesse.
SOCIAL MEDIA
Puoi indirizzare un notevole traffico attraverso i tuoi social media.
Oggi crescere il proprio seguito sui social media organicamente è diventato difficile e inoltre la visibilità stessa dei vostri post, in particolare per i post della pagina Facebook, è ridotta. Considerate che i vostri post raggiungono solo il 10% dei vostri followers e solo con cui mostra interesse e interagisce con la vostra pagina.
La chiave per far crescere il tuo pubblico è avere un profilo ottimizzato per ogni specifico canale. Ricorda, ogni social media ha sue logiche e pubblico. Devi capire dove sta maggiormente il tuo pubblico, e creare contenuti utili e di valore.
È essenziale avere una presenza costante nei tuoi social media: se apri un canale e poi non lo tieni costantemente aggiornato, è meglio non averlo.
GRUPPI FACEBOOK
Come appena spiegato, se è vero che le pagine Facebook offrono sempre meno visibilità a contenuti che portano fuori dalla piattaforma (come i link al proprio sito o blog), la condivisione all’interno di gruppi Facebook può essere invece un ottimo modo per intercettare un pubblico interessato ai nostri contenuti.
Attenzione però: non parlo dei gruppi di condivisione per blogger o altro. Con il mio blog di viaggi ad esempio, trovo molto utile la condivisione dei miei articoli all’interno di gruppi Fb dedicati ai viaggi per bambini.
All’interno di questi gruppi c’è sempre uno scambio attivo e reciproco. Il vostro dovrebbe però essere un intervento puntuale di fronte a una specifica richiesta di un utente. Oppure, l’inserimento del link dovrebbe avvenire seguendo le regole del gruppo. Mi raccomando leggete sempre le regole del gruppo prima di iniziare a riempire di vostri link i gruppi, perché potreste venire bannati.
MEDIA E PR
Le Digital PR sono una strategia di marketing online che ha come obiettivo quello di aumentare la visibilità online. Ci sono diverse agenzie di PR che collaborano con giornalisti, blogger e influencer.
Questa attività ha come obiettivo quello di essere menzionati, all’interno di testate e blog di settore o da influencer per far conoscere il proprio business.
Ci sono anche siti web come HARO (Help A Reporter Out) e SourceBottle che collegano i giornalisti con blogger e collaboratori.
PINTEREST
Una menzione a parte merita Pinterest, che non è un social network ma un motore di ricerca.
Pinterest nasce nel 2010 e negli ultimi anni è esploso: oggi conta oltre 320 milioni di utenti attivi nel mondo.
Pinterest permette di associare un’immagine, un Pin appunto, a un link del vostro sito.
Non servono i 10K di Instagram per poter linkare direttamente il vostro sito: basta solo avere un account business che è pure gratuito.
Pinterest pul diventare parte della vostra strategia di marketing: valutate se il pubblico che lo utilizza combacia con il vostro.
Pinterest è molto utilizzato da donne (i due terzi sul totale) e in modo particolare da mamme.
Potrebbe interessarti: Guida SEO per Pinterest
INFOGRAFICHE
Se ve la cavate con la grafica, ma anche se solo vi piace creare contenuti grafici, potreste sfruttare le infografiche per portare traffico al tuo sito.
Le infografiche funzionano perchè:
VIDEO MARKETING
Molte persone non si rendono conto che YouTube è un enorme motore di ricerca che può essere molto efficace nel guidare il traffico verso il tuo sito web.
Considerate che Youtube ha di fatto surclassato altri motori di ricerca come Bing e Yahoo per quanto riguarda il volume di ricerca.
Se decidi di iniziare un canale YouTube, devi anche qui, individuare una strategia, farti un piano editoriale e postare con regolarità
Prendi in considerazione i tipi di video che potresti creare per pubblicare qui, nonché i video promozionali che potresti realizzare per commercializzare i tuoi servizi su YouTube.
Google indicizza i video nei risultati di ricerca: inoltre puoi inserire i video all’interno del tuo sito per aumentare l’indice di rimbalzo che è un fattore SEO.
Vi è una crescente domanda di contenuti visivi online e il video marketing è un modo per distinguersi dalla concorrenza che potrebbe ancora non farlo.
A presto!
Francesca
Tutto quello che devi sapere per scrivere titoli efficaci
Why you need SEO to grow your business
The challenge for a small business
Small businesses face many challenges with their digital marketing. As they have smaller budgets to invest in advertising, social media, link building and SEO.
SEO is cost-effective. If you’re working with a tight budget, SEO is a great way to drive qualified traffic to your site without directly paying for it.
According to BrightEdge, more than half of web traffic and up to 40% of total revenue comes from organic search.
However, that involves an understanding of SEO marketing. According to our State of Small Business Marketing guide, this is one area where most small businesses admit they’re challenged.
The best way for small businesses to even the playing field is with a strong SEO strategy. To best optimize websites for search engines, small businesses need to focus on best practices, including:
What is SEO Marketing?
SEO marketing refers to any action you take to promote your business online organically.
SEO stands for Search Engine Optimisation, and it’s been around for a while now. It’s an internet marketing tactic that has grown with the rise of Google and online search.
If you invest in your website’s search engine optimization, you can count on that visibility to help your business grow and prosper.
This is why SEO is so important, no matter what your business does.
Google is a search engine, just like Bing, Yahoo! and Baidu (the Chinese competitor) and they work as a massive cataloguing system for a majority of the 400 million active websites that exist.
I tend to speak about SEO in respect to Google, as Google has over 94% market.
Why is SEO important for every business?
There are 40,000 Google searches every second (Internet Live Stats)
68% of online experiences begin with a search engine (BrightEdge)
0.78% of Google Searchers click on results from the 2nd page (Backlinko)
46% of all Google searches are local (99firms)
The volume Google searches grows roughly 10% every year (Internet Live Stats)
So, yep, long answer short. SEO is very relevant for your business and there’s not many businesses that SEO isn’t a viable marketing tactic for.
What does Search Engine Optimisation do for online visibility
Without a SEO strategy, it may be very difficult to rank for your desired keywords. You don’t only need a well-designed website, many backlinks from your niche and on site SEO optimisation to show up in the search results.
You need a strategy that combines on-page SEO, technical SEO, and off-page SEO.
Think about the last time you performed a search online. Maybe you searched for something to get to this page! And this is free traffic that will come to your website.
Consider this: circa 53% of clicks going to the first result.
But how Google define a ranking?
1. Crawling: this is how the Googlebot discovers new and updated pages on the web; it may find new pages through links or submitted sitemaps, and it does recrawl previously visited pages.
2. Indexing: this is how it tries to figure out what the page is about by reviewing the content and other signals on-page
3. Serving: this is how it decides to rank websites when delivering search results for any given query
There are over 200 ranking factors that the Googlebot looks for when deciding which websites to serve within search results, including:
Domain age
Keywords in metadata
Word count
Load speed
Link volume, theme & quality
Mobile usability
Reader engagement
Clear site architecture
Appropriate contact information
SLL certificate present
How to Optimise Your Website for Google
SEO is literally the tactic of optimising your website for that extensive list of ranking factors that you’re being judged on.
For many new websites, the first step of optimising your site may just be telling Google that it exists. Because with half a million new websites estimated to be created every day you can’t just expect Google to know about yours…
From there, the optimisation tactics used will be completely dependent on the website, it’s current performance, the keyword-relevance of content, the offerings & preferred keywords to rank on, what industry it is in, how competitive the industry is, what top ranking websites are doing… and more!
That’s why each business requires its own strategy and continual review of performance from SEO experts.
Why SEO is important for local businesses?
Especially for local businesses, showing up within the results for relevant search terms is critical for your business.
Consider this: 80% of users used a mobile device to search the internet in 2019
Have you noticed that now, without searching for something ‘near me’, Google displays you results based on your geo localisation?
If I am searching hairdresser, I probably need a haircut or blowing. These are warm leads, actively interested in your offerings and depending on their search query may have very strong buyer intent.
Having a strong local presence within the organic search results can drive interested visitors, customers and sales.
Wrap up: SEO for you business
Here’s how SEO can help you in the long run…
You might be interested in reading: SEO guide for a small business
Why you need SEO to grow your business
The challenge for a small business
Small businesses face many challenges with their digital marketing. As they have smaller budgets to invest in advertising, social media, link building and SEO.
SEO is cost-effective. If you’re working with a tight budget, SEO is a great way to drive qualified traffic to your site without directly paying for it.
According to BrightEdge, more than half of web traffic and up to 40% of total revenue comes from organic search.
We all search online before buying anything, even if we then go to a physical store. We ask Google, compare results and prices. This explains why it is so important to be found for the keywords with which our possible customers search for our services and products.
However, that involves an understanding of SEO marketing. According to our State of Small Business Marketing guide, this is one area where most small businesses admit they’re challenged.
The best way for small businesses to even the playing field is with a strong SEO strategy. To best optimize websites for search engines, small businesses need to focus on best practices, including On site and Off site SEO.
What is SEO Marketing?
SEO marketing refers to any action you take to promote your business online organically.
SEO stands for Search Engine Optimisation, and it’s been around for a while now. It’s an internet marketing tactic that has grown with the rise of Google and online search.
If you invest in your website’s search engine optimization, you can count on that visibility to help your business grow and prosper.
This is why SEO is so important, no matter what your business does.
Google is a search engine, just like Bing, Yahoo! and Baidu (the Chinese competitor) and they work as a massive cataloguing system for a majority of the 400 million active websites that exist.
I tend to speak about SEO in respect to Google, as Google has over 94% market.
Why is SEO important for every business?
There are 40,000 Google searches every second (Internet Live Stats)
68% of online experiences begin with a search engine (BrightEdge)
0.78% of Google Searchers click on results from the 2nd page (Backlinko)
46% of all Google searches are local (99firms)
The volume Google searches grows roughly 10% every year (Internet Live Stats)
So, yep, long answer short. SEO is very relevant for your business and there’s not many businesses that SEO isn’t a viable marketing tactic for.
What does Search Engine Optimisation do for online visibility
Without a SEO strategy, it may be very difficult to rank for your desired keywords. You don’t only need a well-designed website, many backlinks from your niche and on site SEO optimisation to show up in the search results.
You need a strategy that combines on-page SEO, technical SEO, and off-page SEO.
Think about the last time you performed a search online. Maybe you searched for something to get to this page! And this is free traffic that will come to your website.
Consider this: circa 53% of clicks going to the first result.
But how Google define a ranking?
1. Crawling: this is how the Googlebot discovers new and updated pages on the web; it may find new pages through links or submitted sitemaps, and it does recrawl previously visited pages.
2. Indexing: this is how it tries to figure out what the page is about by reviewing the content and other signals on-page
3. Serving: this is how it decides to rank websites when delivering search results for any given query
There are over 200 ranking factors that the Googlebot looks for when deciding which websites to serve within search results, including:
Domain age
Keywords in metadata
Word count
Load speed
Link volume, theme & quality
Mobile usability
Reader engagement
Clear site architecture
Appropriate contact information
SLL certificate present
How to Optimise Your Website for Google
SEO is literally the tactic of optimising your website for that extensive list of ranking factors that you’re being judged on.
For many new websites, the first step of optimising your site may just be telling Google that it exists. Because with half a million new websites estimated to be created every day you can’t just expect Google to know about yours…
From there, the optimisation tactics used will be completely dependent on the website, it’s current performance, the keyword-relevance of content, the offerings & preferred keywords to rank on, what industry it is in, how competitive the industry is, what top ranking websites are doing… and more!
That’s why each business requires its own strategy and continual review of performance from SEO experts.
Why SEO is important for local businesses?
Over a two year period, there was a 900%+ growth in mobile searches for “___ near me today/tonight.” (Think with Google, 2018)
Especially for local businesses, showing up within the results for relevant search terms is critical for your business.
Consider this: 80% of users used a mobile device to search the internet in 2019
Have you noticed that now, without searching for something ‘near me’, Google displays you results based on your geo localisation?
If I am searching hairdresser, I probably need a haircut or blowing. These are warm leads, actively interested in your offerings and depending on their search query may have very strong buyer intent.
Having a strong local presence within the organic search results can drive interested visitors, customers and sales.
Wrap up: SEO for you business
Here’s how SEO can help you in the long run…
You might be interested in reading: SEO guide for a small business
SEO cos’è? Guida SEO per piccoli business
Parleremo principalmente di Google visto che il colosso di Mountain View ha una posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. Vi lascio qualche dato sulle ricerche globali:
COSA SIGNIFICA ESSERE VISIBILI SU GOOGLE
Iniziamo subito con un dato, che vi farà capire l’importanza di lavorare bene sulla SEO e quindi riuscire a posizionarsi nella prima pagina di Google: secondo un report redatto da sixtrix.com, il 99,1% degli utenti non va oltre la prima pagina.
Entrando poi nello specifico della prima pagina, quasi il 60% di tutti i clic organici si verificano nella PRIMA posizione. La seconda, infatti, riceve solamente il 15% dei clic.
Essere visibili su Google vuol dire farci trovare per delle parole chiave che riguardano i servizi e prodotti che vendiamo. Attraverso il mio blog ad esempio, vendo itinerari su misura per famiglie su Londra. Mi troverete in prima posizione in prima pagina su Google per la keyword ‘Londra con bambini’ che è quella per cui voglio essere trovata.
E vi assicuro che pur senza spendere un centesimo in ads, essendo in prima posizione gli utenti si fidano di me, e acquistano i miei itinerari.
Ecco perchè la SEO è un ottimo investimento: vi garantisce traffico in entrata gratuitamente.
Farsi trovare non significa che qualcuno cerca in Google il nome del vostro brand/business.
Se risultate nei primi risultati vuol dire semplicemente che Google ha associato il nome del tuo brand a un sito, tutto qui.
Questo non vuol dire ottimizzare un sito per la SEO.
COME FUNZIONA GOOGLE
Nessuno conosce il funzionamento dell’algoritmo di Google (se non Google stessa). La SEO non è una scienza esatta, ma si basa su procedimenti empirici, di prove e test, analizzate da blogger e specialisti SEO di tutto il mondo per cercare di dare una guida alle best practices, per ottimizzare un contenuto e un sito e essere visibili tramite le ricerche di Google.
Come si accorge Google di noi e del nostro sito?
Ci sono degli spider, dei piccoli bot che sondano tutta la rete alla ricerca di contenuti. Questo è il crawling e cioè l’attività di scansione di tutte le pagine di un sito.
Questa fase riguarda l’indicizzazione di un sito: una volta che il sito è indicizzato vuol dire che Google lo ha inserito e archiviato nelle sue liste. Come questo contenuto venga archiviato si basa su moltissimi fattori, che vedremo più avanti.
E’ possibile quindi aspettare che Google indicizzi il vostro sito, ma non si sa con esattezza quanto tempo ci voglia, oppure, potete sottoporre una sitemap a Google per velocizzare il tutto.
In quale ordine poi questo contenuto venga mostrato riguarda invece il posizionamento.
COS’È IL POSIZIONAMENTO SEO?
Il posizionamento SEO – altrimenti detto ranking – è il risultato di una serie di fattori un valore che indica la posizione media delle pagine di un sito sui motori di ricerca per specifiche parole chiave. Tanto più questo valore è piccolo, tanto più il posizionamento SEO è elevato.
L’obiettivo di chi fa SEO, infatti, è quello di ottenere la prima posizione nella SERP (Search Engine Result Page è la pagina dei risultati sul motore di ricerca) per una vasta gamma di parole chiave.
Per controllare il livello di indicizzazione del vostro sito e le parole chiave per cui gli utenti arrivano sul vostro sito potete utilizzare Google Search Console, che è un tool gratuito
COME SI OTTIMIZZA UN SITO IN OTTICA SEO
Per quel che mi riguarda, io lavoro sempre dividendo il lavoro in due fasi:
ESISTONO 3 DIFFERENTI TIPOLOGIE DI PAROLE CHIAVE
Abbiamo visto come la SEO serve per farci trovare dagli utenti che stanno cercando qualcosa online.
Devono quindi soddisfare un bisogno.
Ed è importantissimo capire in quale fase del customer journey il tuo cliente ideale è quando approda sul tuo sito. Perchè se non capiamo questo, non utilizzeremo le keywords adatte ad interpretare un bisogno specifico, in una determinato momento del percorso che un cliente fa prima di acquistare online:
Esistono infatti 3 diverse tipologie di parole chiave:
Keyword informazionali
In questo caso le keyword si rivolgono a un potenziale cliente che non è ancora pronto all’acquisto: siamo infatti all’inizio del customer journey. L’utente sta navigando in internet alla ricerca di informazioni, consigli o chiarimenti per risolvere un problema e non ha ancora trovato una soluzione o una via di uscita.
Keyword transazionali
Il potenziale cliente ha più chiaro quali sono i suoi bisogno: le sue ricerche in questo caso saranno specifiche, perchè si è già informato ed è ora pronto all’acquisto.
Keyword navigazionali
Il potenziale cliente conosce già il nome del brand, probabilmente sta confrontando prezzi e caratteristiche con altri stessi prodotti di altri brand.
Facciamo un esempio così risulterà più chiaro:
COSA SIGNIFICA SEO ON SITE
L’ottimizzazione on site riguarda tutti i fattori che riguardano la struttura e funzionamento del sito e dalla struttura e contenuti delle pagine.
L’obiettivo finale della SEO on site è:
L’ottimizzazione SEO on site riguarda quindi:
Anzianità e stabilità del dominio
Più un dominio è anziano e più è autorevole. Come il vino.
Questo significa che il dominio può influire sui risultati della SERP. Ma non è l’unico valore che Google tiene in considerazione.
Ad esempio: nel mio blog parlo principalmente di Londra, ma mi sono posizionata in prima pagina e davanti a blog più anziani del mio (e quindi con un dominio più autorevole) anche con un contenuto sulla Sardegna.
Questo ve lo dico perchè a mio parere, Content è ancora the king.
Architettura del sito
La struttura con cui sono organizzati i contenuti è fondamentale. Quanto più un contenuto si trova lontano dalla home page e tanto meno risentirà della link juice (il valore di una pagina).
Sulla struttura del sito influiscono anche i link interni, la correzioni di eventuali link rotti o di pagine di errore (4040) e i metadata.
Una struttura del sito influisce anche sulla user experience, e cioè sull’esperienza dell’utente sul tuo sito. Se hai fatto un ottimo lavoro sui contenuti, ma l’utente non riesce a trovarli sul tuo sito perchè è stato disegnato male, se ne andrà via e non tornerà più.
Il tempo di permanenza di un utente all’interno di un sito e nello specifico su una pagina è un fattore che influisce sulla SEO. Segnala a Google che quel contenuto è interessante e Google lo può rilevare (avendo accesso a tutti i dati dei nostri siti tramite Google Analytics).
Autorevolezza
Google assegna un punteggio ad ogni pagina che c’è nel web. Maggiore è l’authority di una risorsa, tanto più alte sono le possibilità che il suo contenuto si posizioni per una o più keywords.
Questo valore è il Page Rank, che di fatto non esiste più, perchè ci sono stati negli anni diversi tentativi di manipolarne il valore. Per dare un valore ad un sito web, alcune aziende hanno creato degli algoritmi proprietari.
Tra i più famosi possiamo citare PA e DA di Moz (Page Authority e Domain Authority), UR e DR di ahrefs (URL Rating e Domain Rating), ZA di Seozoom (Zoom Authority).
Velocità del sito
La velocità del tuo sito è un fattore di ranking. Vista l’altissima percentuale di ricerche effettuate da mobile, la velocità di caricamento è diventata di importanza fondamentale.
La velocità di caricamento dipende da diversi fattori: il tema scelto, le immagini, le varie animazioni e la presenza di video. E per ultimo, ma non per importanza, la scelta dell’hosting.
Cos’è l’hosting?
E’ lo spazio fisico su cui risiede il tuo sito.
Cerca un hosting affidabile e con un servizio di customer care 24/7. Io utilizzo Siteground e dopo anni che sono con loro e aver provato la loro professionalità, posso davvero consigliarlo.
Consiglio: utilizzare un sistema di cache, lato server o lato client, aiuta parecchio a rendere il sito più veloce.
COSA SIGNIFICA SEO ON PAGE
Con il termine SEO on page si fa riferimento all’attività di ottimizzazione delle pagine e articoli del tuo sito.
Ma prima di parlare di cosa devi fare per ottimizzare il contenuto di pagine e post, parliamo della cosa più importante: il CONTENUTO.
‘Content is the King‘ aveva predetto Bill Gatesn nel 1996 ed è ancora vero.
Perché Google ha tutto l’interesse a mostrare il contenuto più rilevante per un utente. Quindi solo il contenuto migliora arriva per primo.
Questo significa che devi impegnarti molto, ma anche che nulla è impossibile.
La SEO non è diversa da qualsiasi altra abilità: se c’è costanza li otterrai.
Qui di seguito i principali:
Title
E’ importante che il titolo contenga le parole chiave e non sia troppo lungo.
Per ogni pagina deve essere presente solo un H1, ma possono essere presenti più H2, H3 (non andrei oltre H4).
Organizzate il contenuto per sottotitoli (H2 e H3) per facilitare la lettura.
Alt Text Immagini
Tutte le immagini presenti sul tuo sito vanno salvate con la parola chiave come nome prima di essere caricate come media. Devono inoltre avere sempre l’Alt Text, cioè la descrizione dell’immagine.
Non significa dare un nome alla foto, ma descriverla come se lo steste facendo a un cieco.
URL
Anche le url devono contenere le parole chiave e non devono essere troppo lunghe. Consiglio inoltre di NON utilizzare il formato data per i vostri post, perchè quello potrebbe influire sulla SERP (Google potrebbe considerare quel contenuto non più fresco e aggiornato e quindi auterovole)
Meta Title e Meta Description
Il meta title è il “titolo” del risultato che appare sulla SERP e, normalmente, non va oltre i 70 caratteri. La meta description, invece, è la descrizione (non supera i 155 caratteri) del contenuto della pagina.
Attenzione la meta description influisce sul CTR, che è un fattore SEO: deve essere accattivante e deve invogliare chi legge a cliccare sulla vostra pagina piuttosto che su un’altra
Link Interni
E’ importantissimo collegare ogni pagina all’altra per far capire al motore di ricerca come sono organizzati i contenuti e i temi del vostro sito.
Link Esterni
I cosiddetti ‘backlink’ e cioè tutti quei link in entrata che puntano verso il vostro sito. Se questi link arrivano da una fonte autorevole e pertinente con i temi del tuo sito, saranno un valido aiuto per far crescere il tuo Page Rank.
Non dimenticare di linkare anche a risorse esterne autorevoli. Anche questo è un segnale a Google che sei consapevole che ciò che c’è sul tuo sito sia di valore.
Cosa è la local SEO?
La local SEO si occupa delle ricerche locali ed di rendere un’attività visibile all’interno di una specifica area geografica.
Viene incontro alle ricerche fatte da mobile dove il ‘vicino a me’ anche quando viene omesso, viene incluso nei risultati di ricerca.
La geolocalizzazione influisce sui risultati che otterrete in SERP.
I business local, possono quindi ottimizzare la loro presenza online per le ricerche fatte da utenti nella loro area geografica.
Devono inoltre avere attivo e aggiornato, la scheda di Google My Business, per poter comparire nei risultati di ricerca locale per determinate parole chiave, nella mappa di Google.
Parleremo più approfonditamente del local SEO in un post dedicato.
Intanto però, se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di scaricare la SEO blog post checklist, che vi servirà per ottimizzare i post in ottica SEO.
Se ti interessa approfondire, trovi qui i miei servizi SEO
A presto
Francesca
DISCLAIMER
Questo articolo contiene link di affiliazione per prodotti/servizi che mi sento di consigliare e di cui sono soddisfatta. Questo significa che per ogni acquisto che farai partendo da questi link, le aziende riconosceranno al mio blog una piccola commissione (chiaramente senza alcun sovrapprezzo per te che acquisti!).
Le affiliazioni sono un modo in cui tu lettore puoi sostenere un blog in cui credi.
Ulteriori informazioni sulla mia politica sulla privacy qui.
Grazie
6 Empowering strategies for Blue Monday Marketing
The third Monday of January, the most depressing day of the year, was born in 2005 from an idea attributed to psychologist Cliff Arnall, a professor in Cambridge. Since its creation, Blue Monday has allowed numerous companies to carry out Instant Marketing promotional campaigns during the month of January. The period, in fact, is not particularly suitable for making sales due to the large expenses incurred by consumers during the Christmas holidays and the distance from other occasions. But what is Blue Monday? And how can you use it as business owner? Here are 6 empowering strategies for Blue Monday Marketing.
WHAT IS BLUE MONDAY?
In reality, Blue Monday as the “saddest day of the year” doesn’t exist.
In 2005, Dr Cliff Arnall worked out how a variety of factors – including debt and weather – come together in perfect sync on a certain Monday in January of every year.
As the days get darker, and the more you wake up before the sun even rises, you might start feeling a persistent low mood or lack of energy. You may be struggling to concentrate and it’s possible you may even find less pleasure doing your usual activities.
Despite there isn’t a scientific true for the Blue Monday, an accumulation of different external factors common in the month of January are likely to affect the mood.
WHEN IS BLUE MONDAY IN 2021?
The Blue Monday in 2022 is the 22h of January.
And it is one of the best examples of instant marketing!
Looking for ideas on how you can beat the “Blue Monday” blues together with your audience too? Here are six tips!
6 STRATEGIES FOR BLUE MONDAY MARKETING
1. Thank your loyal customers
It’s important not to forget about the loyal customers and this is the right moment to tell them how you appreciate them.
How?
2. A present
Give them some content for free. Blue Monday is an excellent opportunity to generate new leads offering a freebie to download. Give them valuable content (an e-book, webinar or gadget along with a purchase) to win their attention and trust.
3 A special event to cheer up a day
Why don’t create a happiness experience for prospect customers?
Staples, the international office supplies brand, help a pop up experience in London for office workers to visit from 8am to 4pm. Visitors will be treated with massages, snakes, cuddles, and a super-size doodle wall.
4 Offer free shipping for a day
Free shipping is one of strongest customer magnets of all.
When you offer free shipping, your product and price need to be exactly what the customer is looking for to make the purchase. If your product seems attractive to a customer and it’s at a fair price, you’ll be more likely to get a sale.
You can offer free shipping on minimum order value (this is the most popular option), but plenty of companies provide unconditional free shipping on all orders, just for the Blue Monday.
Or you can make it very special!
Last year some lucky Londoners who signed up online, had a home delivery service by alcoholic drink brand, Aperol Spritz.
5 Host a contest
Invite your audience to cheer up the day with something. Vodafone for example, asked for some recommendations for the ultimate #BlueMonday playlist.
The prize doesn’t have to be anything big and costly either
Competitions are a sure way to entertain your audience,
6 Inspire rather than just sell
Some of your customers might not be in the mood to purchase anything on Blue Monday. With their mood already low, pushing them to buy something anyway might only annoy them even further.
So what else can you do on “Blue Monday” to engage with your audience?
Plenty of things – share your favourite playlist, a funny picture of you and your staff or write about your latest achievement (and encourage your audience to share theirs).
What was supposed to be a one-time marketing stunt, turned out to outlive in popularity the company that invented “Blue Monday” as Sky Travel channel was closed in 2010.
With spark,
Francesca
New year’s resolutions for a small business
The end of the year is the perfect time to set goals for the year ahead and to reflect on your business’s progress over the past year. You may have plans to eat more veggies, find time to read every day, exercise more, or finally take that trip you’ve been talking about forever. For business owners, making new year’s resolutions can significantly impact their success. These top new year’s resolutions for a small business are designed to help you do both: strike a better work-life balance and increase your business success in the new year.
1. COMMUNICATE BETTER AND CONSISTENTLY
Essentially, turn your focus to quality over quantity. Engagement is far more important then just filling out your Facebook page. Respond to comments on your posts, focus on posting interesting, timely information that encourages your audience to interact with you or share your content, leave comments and like content on other pages.
If you still don’t have one, you should hire a marketing expert or take the time to create a marketing plan on your own. And this point take us to the second tip.
2. LEARN TO DELEGATE
There are plenty of overall benefits to delegation when you’re running a small business and delegation is the key to a healthy work-life balance. It also helps you achieve more and it allows you to produce higher quality work in critical areas.
It prevents also to driving your car till it runs out of gas. Trying to do too much can definitely lead to burnout.
Your valuable energy and time must be focused on working on your business rather than in it.
Delegation is the key to a healthy work-life balance.
There are so many things to do, it’s easy to delude ourselves that we need to do all of them.
3. MAKE A BUSINESS PLAN
Planning is vital if you want a healthy, growing business.
You can go the old school paper route and find a planner to use. If you prefer to keep things digital, check out some of these goal tracker apps.
Think about what you’d like to see your business become.
Include goals both personal and professional you’d like to achieve.
Set aside time each month to review, adjust, and look forward.
Use a plan as a motivator to stay on track with goals throughout 2020.
BONUS: Download a free guide that reveals hot to market your business in 2020
4. SET REALISTIC GOALS
Goal setting is a valuable habit if the goals lead to success rather than distress.
It’s fine to have long term dreams – but in the short run, you should have regular mile stones as well.
To make sure your goals are clear and reachable, each one should be:
5. TAKE CARE OF YOUR WEBSITE
Most consumers are looking online for information that will help them make smarter purchasing decisions. In fact, according to the eCommerce Foundation, 88% of consumers will research product information before they make a purchase online or in the store.
Your company’s website is your digital storefront, your hub. If you want your company to be successful in the modern marketplace, you’ve got to have a professional website. Your website is the backbone of your business: if not mobile friendly, SEO optimised, can consume all of your digital marketing efforts.
Take an objective look at your existing website — are the calls to actions visible in every page? Are relevant SEO keywords integrated when possible, so search engines can find you?
6. LEARN SOMETHING NEW
In order to run a successful business, you need to constantly learn new things and keep updated. Especially with this fast changing online world, you may need to learn about new social platforms, marketing strategies or even your own customers.
Learning something new is also an important part of achieving a healthy work-life balance and increasing your business success.
7. FIND TIME TO NETWORKING
One of the key practices to making any business a success, is create relations in the offline world. Networking allows entrepreneurs to connect with a wealth of customers and suppliers, building a bank of connections.
Whether you’re comfortable with networking or not, remember it could be a vital ingredient to your business success.
Look for networking events in your local area, and take advantage of the technology.
Social platforms such as LinkedIn and Instagram allow you to become familiar and friendly with other businesses in your area and beyond. Remember, you can’t completely replace a face-to-face relationship.
8. SELF CARE
It’s so important to take the time to recharge, to take good care of your body, mind, and soul every day.
Self-care is something we very often overlook. Most of us are busy, have stressful jobs, or are too consumed with technology to make time for ourselves. Me-time is usually last on the agenda.
But, a healthy work-life balance is related to your small business’s success.
Write time regularly into your schedule to “meet with yourself” and stick to that commitment. If you won’t invest in yourself, who will?
I hope these tips might help and guide you throughout the year, so you’ll have more energy to put into your business and make it the success you deserve.
With love
Francesca
How to start your own business
To start your own business, you need a solid plan. But most of all, you should maintain a ‘can do’ attitude as you will step into the arena of this competitive world. You will get out from your comfort zone.
I don’t know what is the reason. Maybe you are on maternity leave, and you are looking for a better work life balance. Or maybe, you have a strong passion and know that being self-employed is right for you.
BONUS: Download a free guide that reveals hot to market your business in 2020
START SMALL WHEN YOU WANT TO BE AN ENTREPRENEUR
Whatever your reasons for going solopreneurs, it is better to start small and then scale your business later. I know it is really hard to do everything yourself, but it saves you a lot of money when you are just starting out.
HAVE SAVINGS
I think you will agree with me on this one. Your business will not make money immediately so you need to have some savings.
I had very little savings, but I did have (and still do) a supportive partner who knew that for some time me he would have to taken the burden of our household bills.
I’d recommend building your savings for at least 6 months: this should give you a cushion.
You need time to market yourself, potential clients to discover you, plus allow for any time difference between working and getting paid.
MAKE A BUSINESS PLAN
This is very important because it will guide you through the path. Where do you see your business in 1 tear? And in 5 years?
To write the perfect plan, you must know your company, your product, your competition and the market intimately.
You have to research, research. research.
Know your market.
This took me lots of time but it is time well spent.
I’m a digital marketing consultant that also offers website design and SEO. In my immediate area, I know there are many companies and freelances doing the same thing. Anyway, I don’t believe are we all chasing the same clients.
WHAT PROBLEM YOUR BUSINESS SOLVE?
I started my own business because I realised that small businesses don’t know that they can sell more thanks to the online marketing.
They have a website but they don’t know how to analyse the traffic to sell more, or how to use social media to engage and giving a better customer care to their customers.
Only in the UK, in a recent, almost two million UK small businesses don’t have a website!
INVESTING IN YOUR DIGITAL PRESENCE
You need to invest in your digital presence if you want your business to stand out from the competition. If it doesn’t, there’s a good chance that potential customers will stroll right past your business and on to the one that showed up in their most “near me” mobile search.
In fact, over half of “near me” searches result in a store visit.
It isn’t enough to just be present online, you need to be active too. So please keep your social media account updated.
OPTIMISE FOR LOCAL SEARCH
“Near me” searches have increased greatly since the rise of mobile. In fact, one-third of all mobile searches are related to location.
In order to capitalize on these micromoments, you need to optimize your small business’s presence for local searches.
NETWORKING
Tell everyone, ask people to go for coffee.
Don’t just say what your business do, but how you can help.
On Instagram I always find smart women I am happy to get in contact.
Maybe you can’t work together, but she maybe knows someone that needs your help.
This is also a good way just meet up for lunch as often being an entrepreneur, means solitude. I work infinitely better at home, without distractions, however I need to have human contact at least once a week.
Looking for more advice? Drop me an email and let me know what questions are on your mind.
With love
Francesca